UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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vive nelle campagne, e sulla necessità di migliorarne la produttività, diversificando i<br />
prodotti e facilitando la loro commercializzazione, orientandoli all’esportazione,<br />
introducendo moderne tecniche di produzione.<br />
Ancora una volta si recupera dunque il registro dell’importanza della classe contadina<br />
e del ruolo di avanguardia rivoluzionaria che lo stato è chiamato a giocare, promuovendo il<br />
cambiamento e la trasformazione delle campagne attraverso una serie di interventi, gli<br />
agriculuture extension packages, che puntano a migliorare la produttività dell’agricoltura di<br />
sussistenza: l’identificazione di pratiche virtuose da presentare come modello ai contadini,<br />
il miglioramento dei servizi di veterinaria, l’introduzione di fertilizzanti e sementi<br />
migliorate, la fornitura di credito attraverso le istituzioni di microfinanza. La propaganda di<br />
partito, pone un’enfasi particolare, soprattutto in Tigray, sulla conservazione delle acque e<br />
dei suoli, come pratica di radicale inversione di rotta rispetto ai precedenti regimi:<br />
“In passato la terra veniva sfruttata e abusata. Gli alberi erano tagliati senza pensarci due volte<br />
e insieme agli alberi scomparirono anche gli animali selvatici. Il suolo venne eroso e né il<br />
governo imperiale, né quello del Derg furono interessati nell’arrestare il degrado della terra,<br />
figuriamoci nell’invertire il processo. Questa è stata la ragione per cui, la popolazione tigrina<br />
guidata dall’avanguardia del TPLF, inizio una massiccia opera di conservazione dei suoli e<br />
dell’acqua molto prima della fine della lotta armata” 436 .<br />
L’enfasi sui piccoli produttori e sulla loro sicurezza alimentare convive, in maniera<br />
piuttosto ambigua, con la volontà di promuovere l’agricoltura commerciale ed orientata<br />
all’esportazione. Anche in questo caso allo stato viene riconosciuto un ruolo prioritario, per<br />
catalizzare i capitali privati attraverso la realizzazione degli investimenti iniziali per<br />
favorire il processo.<br />
Il corollario all’interventismo statale è rappresentato dall’invocazione di una<br />
partecipazione altrettanto attiva da parte della popolazione alla realizzazione delle politiche<br />
di sviluppo e lotta alla povertà. Non si tratta di un semplice omaggio al discorso dello<br />
sviluppo partecipato, ma di una visione rivelatrice della concezione dell’esercizio del potere<br />
da parte dell’EPRDF. L’efficacia dell’azione dello stato a favore dello sviluppo dipende<br />
infatti dalla sua capacità di convincere la popolazione in merito alla bontà di un’iniziativa,<br />
di organizzare la sua mobilitazione e partecipazione attiva ed infine di monitorarne<br />
l’operato e valutarne i risultati.<br />
Questa strategia riceve concreta attuazione attraverso il processo di decentramento<br />
amministrativo nel quadro del federalismo etnico. L’EPRDF rivendica infatti rispetto ai<br />
436 S. Inquai, Tigray, the agony and the ecstasy, op.cit., p. 296.<br />
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