UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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agenzie di viaggio, importazioni, editoria, costruzioni, vendita al dettaglio…)<br />
continuano ad essere riservati solo agli investitori nazionali.<br />
La volontà di mantenere il ruolo attivo dello stato in economia ed il suo stretto<br />
controllo sul settore finanziario, provoca inoltre lo scontro con le istituzioni<br />
finanziarie internazionali. In particolare, l’opposizione alle ricette neoliberiste<br />
promosse nel contesto del Washington consensus si concretizza nel contenzioso tra<br />
Governo etiopico e FMI nella seconda metà degli anni ’90, che riguarda<br />
principalmente due richieste del FMI: i) quella di limitare le spese al gettito fiscale –<br />
senza inserire nel quadro gli aiuti internazionali – per garantire la solidità del<br />
bilancio; ii) quella di riforme per favorire l’apertura e la liberalizzazione del settore<br />
bancario e del mercato finanziario. Il rifiuto di Meles provocò la decisione da parte<br />
del FMI di sospendere il prestito di 127 milioni di dollari erogati attraverso il Fondo<br />
ESAF (Programma di adeguamento strutturale avanzato) 385 .<br />
Le scelte in materia di politica economica con cui l’EPRDF si propone di creare<br />
un quadro istituzionale più favorevole agli investimenti privati, alla promozione dello<br />
sviluppo rurale e alla diversificazione economica, sono influenzati non solo dalle<br />
pressioni esercitate da paesi donatori ed istituzioni internazionali, ma cercano di<br />
rispondere anche agli interessi ed alle richieste della popolazione. John Young<br />
analizza ad esempio le difficoltà che il TPLF incontra nella sua roccaforte tigrina<br />
all’indomani della vittoria, quando la popolazione contadina “presenta il conto” del<br />
sostegno alla lotta armata e manifesta segni di insofferenza per l’assenza di risultati<br />
concreti e cambiamenti visibili, criticando ad esempio le scelte in materia di regime<br />
fondiario, con la mancata riforma della proprietà della terra. Contemporaneamente, la<br />
definizione di un quadro istituzionale per tutelare e favorire i capitali e gli<br />
investimenti privati diventa un elemento indispensabile nel tentativo del TPLF di<br />
accreditarsi come forza di governo e conquistare il consenso – o perlomeno smussare<br />
la tradizionale diffidenza – della piccola e media borghesia urbana 386 .<br />
D’altra parte, la costruzione di un sistema economico che favorisca lo sviluppo<br />
agricolo e gli investimenti privati è un’operazione che finisce per interessare in prima<br />
persona dirigenti e quadri del TPLF, che, dopo aver liberato il loro paese, intendono<br />
partecipare attivamente non solo alla sua trasformazione politica, ma anche alla<br />
385 Cfr J. E. Stiglitz, Globalization and its discontents, Norton, 2002, pp. 25-33.<br />
386 Cfr. J Young, “Development and Change in Post-Revolutionary Tigray”, in Journal of Modern<br />
African Studies, 35, 1, 1997.<br />
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