UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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Liberazione della Palestina (OLP), l’EPRP resterà, soprattutto nei primi anni,<br />
militarmente più forte ed organizzato del TPLF 125 .<br />
Nel conquistare la supremazia dell’insurrezione armata in Tigray, e nel<br />
condurre i successivi anni di guerra civile, resta inoltre fondamentale la relazione che<br />
il TPLF intrattiene con l’EPLF, caratterizzata dall’alleanza tattica e dalla<br />
cooperazione militare in chiave anti-Derg, ma anche da laceranti dibattiti politici ed<br />
ideologici. La cooperazione con l’EPLF viene inizialmente favorita, oltre che dalla<br />
prossimità geografica e linguistica, dal comune background studentesco dei due<br />
gruppi dirigenti e si concretizza nell’addestramento militare dei primi quadri del<br />
TPLF nei campi in Eritrea 126 . Secondo la testimonianza di uno dei protagonisti, la<br />
decisione di stringere legami con l’EPLF piuttosto che con il suo rivale, l’Eritrean<br />
Liberation Front, non è tanto il frutto di un’analisi politica, quanto piuttosto il<br />
risultato contingente di legami personali che si sviluppano tra alcuni membri delle<br />
due organizzazioni 127 . Rapporti e legami personali sono costitutivi e decisivi nel<br />
plasmare le relazioni tra i due fronti, a cominciare dalla decisione di due veterani<br />
dell’EPLF, Yemane Kidane e Siye Abraha, di unirsi al termine del primo<br />
addestramento al TPLF, di cui diventeranno figure chiave, sia nella lotta armata, che<br />
nella vita politica post 1991 128 . La comune opposizione al Derg e la consapevolezza<br />
che la sconfitta di uno dei due movimenti avrebbe comportato la capitolazione del<br />
vicino nell’impossibilità di contrastare su un unico fronte la capacità di fuoco<br />
dell’esercito di Menghistu 129 , favoriscono e rendono quasi inevitabile la cooperazione<br />
militare tra i due movimenti.<br />
Questa si realizza tuttavia, nel contesto di un vivace e spesso conflittuale<br />
dibattito che ruota attorno alla questione politica dell’autodeterminazione nazionale e<br />
delle relazioni con l’Unione Sovietica, nonché alle strategie militari più efficaci per<br />
contrastare l’esercito del Derg ed ottenere il sostegno delle popolazioni contadine.<br />
Queste dispute ideologiche porteranno alla sospensione per alcuni anni dei rapporti<br />
tra i due movimenti, con ripercussioni anche drammatiche sull’andamento del<br />
conflitto, come quando l’EPLF negherà al TPLF l’utilizzo della strada che collega al<br />
125<br />
Cfr J. Young, Peasant Revolution in Ethiopia: The Tigray People's Liberation Front, 1975-1991,<br />
op. cit., cap. 4.<br />
126<br />
Cfr A. Behre, “The origins of the Tigray People’s Liberation Front”, op.cit.<br />
127<br />
Ibid.<br />
128<br />
Intervista a Yemane Kidane, già leader e membro del politburo del TPLF, EPRDF, fuoriuscito nel<br />
2001, Addis Abeba, 04.06.08.<br />
129<br />
Intervista a Aberra, Director, Voice of Tigray (Woyane) Radio, Mekele, 03.07.08<br />
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