28.05.2013 Views

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

dell’EPRDF di cooptare o neutralizzare le potenziali contro élites locali e dall’altra dai<br />

fenomeni di resistenza ed inerzia della società a questo progetto di encadrement.<br />

Un primo esempio del funzionamento di questo sistema di perenne rinegoziazione e<br />

dell’insicurezza che ne deriva è offerto dalle pratiche di continua ridefinizione dei confini,<br />

dello status e delle competenze dei vari livelli della struttura amministrativa, attorno a cui<br />

statale etiopica regna una notevole incertezza ed ambiguità. Ne è esempio lampante il fatto<br />

che, a distanza di più di dieci anni dall’adozione della nuovo assetto federale, ancora non<br />

sia stata prodotta una mappa ufficiale che riproduca le nuove suddivisioni amministrative e<br />

i loro confini.<br />

La continua ridefinizione delle unità politiche ed amministrative rappresenta una<br />

costante della storia del paese 667 , che ha trovato nuovi spazi e forme di espressione nel<br />

contesto dell’attuale sistema federale. Con l’obiettivo di consolidarne la struttura – come<br />

descritto nel terzo capitolo – l’EPRDF promuove infatti una vasta serie di tentativi di<br />

formazione, cooptazione o controllo di élites politiche locali, che finiscono per generare<br />

una pluralità di rivendicazioni territoriali. Nessuna di esse riuscirà tuttavia ad assumere la<br />

forma più eclatante della secessione attraverso referendum popolare, nonostante questa<br />

possibilità sia ufficialmente contemplata dalla Costituzione. L’unico tentativo di procedere<br />

in questa direzione si verifica nella regione Somali nel 1996, ma viene bloccato sul nascere<br />

dall’immediata rimozione da parte del governo centrale dei leader dell’ONLF che avevano<br />

avanzato la proposta 668 . Soprattutto nella seconda metà degli anni novanta, l’EPRDF si<br />

dimostra infatti particolarmente preoccupato dalle rivendicazioni di autonomia e<br />

ridefinizione dei confini territoriali, scatenate, in particolare nelle regioni meridionali del<br />

paese, dal riconoscimento ufficiale del diritto all’autodeterminazione 669 .<br />

Così, invocando ragioni legate alla promozione delle politiche nazionali di sviluppo,<br />

alla necessità di una maggior efficienza amministrativa, ma anche deplorando “lo scarso<br />

livello di istruzione e di maturità politica delle elites locali” 670 , l’EPRDF avvia un processo<br />

di semplificazione e consolidamento delle numerose unità politiche e territoriali proliferate<br />

in nome del principio di autodeterminazione. L’arbitrarietà di questo processo, e la<br />

667<br />

D. Gamachu, “A Nation in Perpetual Transition: the politics of changes in administrative divisions and<br />

subdivisions in Ethiopia”, in H. G. Marcus (ed.), New Trends in Ethiopian Studies. Papers of the 12th<br />

International Conference of Ethiopian Studies, The Red Sea Press, 1994.<br />

668<br />

T. Hagmann, “Challenges of decentralisation in Ethiopia’s Somali region”, Review of African Political<br />

Economy, Vol. 32, n. 103, 2005,<br />

669<br />

Cfr. S. Vaughan, “Responses to Ethnic Federalism in Ethiopia’s Southern Region”, in D. Turton (ed),<br />

Ethnic federalism: The Ethiopian experience in comparative perspective, op. cit.<br />

670<br />

Intervista a Bitew Belai, ex direttore del Ufficio per gli affair regionali del Gabinetto del Primo Ministro,<br />

fuoriuscito dal partito nel 2001, Addis Abeba, 10 giugno 2008.<br />

208

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!