UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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L’elevato turnover, viene percepito come uno dei principali problemi che affliggono<br />
la pubblica amministrazione etiope, sia da donatori e ong, le cui controparti locali ruotano<br />
ad una velocità tale da rendere difficile la programmazione e vanificare gli sforzi di<br />
formazione, sia dal governo, che lamenta la scarsa motivazione, qualità ed esperienza del<br />
personale della burocrazia, soprattutto nelle zone più remote del paese, tanto da definire il<br />
turnover come “il virus etiopico che, al pari dell’HIV-AIDS sta distruggendo il paese” 648 . Il<br />
paradosso di questa situazione è che il turnover viene considerato una dei principali<br />
problemi che mina l’efficacia delle iniziative a favore del capacity building<br />
dell’amministrazione locale. Ma in realtà si tratta del risultato anche dell’azione coercitiva<br />
e normalizzatrice condotta in seno alla burocrazia statale proprio in nome del capacity<br />
building 649 .<br />
Nonostante tutti se ne lamentino, il problema viene raramente affrontato, in quanto<br />
inserito nella rubrica delle questioni “politiche” di cui i tavoli tecnici di dialogo tra donatori<br />
e governo non hanno mandato e strumenti per occuparsi. Nei rari casi in cui il tema è<br />
affrontato in maniera esplicita, il margine di dialogo viene limitato agli aspetti tecnici della<br />
questione, per cui gli unici rimedi proposti riguardano possibili strumenti per incentivare i<br />
funzionari a lavorare nelle aree più remote e svantaggiate del paese.<br />
All’interno di questa struttura gerarchica e coercitiva, una posizione particolarmente<br />
delicata è quella dei quadri o dei funzionari dell’amministrazione locale a livello di kebele.<br />
Questa posizione comporta infatti una delicata e sempre rischiosa opera di equilibrismo e<br />
bilanciamento, per obbedire da un lato alle istruzioni ed alle richieste dei livelli gerarchici<br />
superiori, senza tuttavia disattendere dall’altro le aspettative e le domande del tessuto<br />
sociale di riferimento: famiglia, amici e gruppi tradizionali di appartenenza, a sfondo<br />
sociale o religioso come gli iddir, eucub, etc 650 . Non a caso per evitare queste possibili<br />
commistioni all’interno di luoghi potenzialmente esplosivi e sovversivi come le scuole, la<br />
pratica degli uffici regionali dell’istruzione è quella di assegnare gli insegnanti,<br />
specialmente quelli più giovani, in sedi lavorative differenti dal loro luogo di origine 651 .<br />
648 Secondo le parole del ministro dell’istruzione in occasione del discorso di apertura della Joint Review<br />
Mission del settore dell’istruzione (Note raccolte durante l’osservazione diretta partecipata, ottobre 2006).<br />
649 Questo paradosso è stato denunciato anche nel rapporto curato da B. Seboka, L. Yohannes and D. Watson,<br />
Five Year Education Sector Capacity Development Strategic Plan.Main Report, Addis Abeba, Novembre<br />
2006. A causa di queste denunce il documento non è stato mai ufficialmente approvato dalle autorità<br />
etiopiche, pur continuando a circolare tra gli addetti ai lavori ed essere citato durante le loro attività, secondo<br />
le pratiche descritte nell’Introduzione e nel terzo capitolo.<br />
650 Cfr H. Aspen, “Models of Democracy - Perceptions of Power. Government and Peasantry in Ethiopia” op.<br />
cit.; C. Dom e M. Mussa, Review of Implementation of the Decentralization Policy. A Sample Survey in Six<br />
Woredas of Amhara Region, op. cit..<br />
651 Intervista, funzionario Ministero dell’Istruzione, Addis Abeba, aprile 2008.<br />
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