28.05.2013 Views

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

L’apparato fa capo al Ministero dell’Informazione ed è composto dall’Ethiopian<br />

News Agency, dall’Ethiopian Press Agency che controlla il quotidiano The Ethiopian<br />

Herald e i settimanali Addis Zemen (in Amarico), Al Alam (in Arabo) e Barifa (in<br />

Oromifa), nonchè dalla Televisione e dalla Radio di stato. Accanto agli organi ufficiali,<br />

viene riconvertito anche l’apparato sviluppato durante la lotta armata dal TPLF, che diventa<br />

formalmente indipendente anche se di fatto controllato dal partito attraverso la<br />

partecipazione al capitale tramite le imprese affiliate. E viene creata l’agenzia stampa Walta<br />

Information Centre, anch’essa affiliata al partito 441 . La missione di questo apparato è<br />

efficacemente riassunta da Aberra, direttore della radio Voice of Tigray:<br />

In passato la nostra era una stazione radio a fini militari, una radio di guerriglia per insegnare<br />

come combattere il Derg. Ora che abbiamo sconfitto il Derg non c’è più un nemico militare: il<br />

nostro nemico è la povertà, il nostro nemico è l’analfabetismo. Ciascuno deve fare del proprio<br />

meglio per migliorare la produttività della terra. Il nostro target è sia rurale che urbano ad<br />

esempio insegniamo ai giovani come avviare una piccola o media impresa. Non lavoriamo su<br />

questioni politiche, tranne qualche volta. Per esempio, durante le elezioni, per incitare alla<br />

registrazione dei votanti.”<br />

L’esistenza stessa di un Ministero dell’Informazione è indicativa dello stile e<br />

dell’approccio adottato dall’EPRDF. A parte i vertici delle istituzioni, poco sembra esser<br />

cambiato rispetto all’inefficienza dell’apparato di propaganda del Derg. Agli occhi di chi vi<br />

lavora, così come di chi lo dirige e dei quadri di partito, sono evidenti i limiti<br />

dell’immagine, soprattutto dei giornali, e l’assenza di una strategia comunicativa efficace<br />

da parte del governo. Come ammette lo stesso Kefyalew Azeze, direttore dell’Ethiopian<br />

Press Agency:<br />

“il governo etiope non ha una visione, un progetto-non c’è strategia comunicativa. Hanno una<br />

strategia di sviluppo nella quale i media non sono menzionati. Parlano della legge<br />

sull’informazione, ma quello di cui c’è bisogno è una visione.” 442 .<br />

L’assenza di una strategia si traduce nella scarsità delle risorse messe a disposizione<br />

degli organi ufficiali di comunicazione e nella conseguente scarsa qualità dei prodotti di<br />

informazione. Nonostante dipendano da una struttura governativa, i giornalisti di queste<br />

testate fanno paradossalmente fatica ad avere accesso ed ottenere informazioni dirette dai<br />

funzionari del governo o dai quadri di partito, dipendendo così dalle agenzie stampa come<br />

ENA e Walta Information Centre 443 .<br />

441 Cfr Intervista Aberra, Director, Voice of Tigray (Woyane) Radio, Mekele, 03.07.08.<br />

442 Citato in N. Stremlau, The press and consolidation of power in Ethiopia and Uganda, op.cit.<br />

443 Ibid.<br />

139

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!