UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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– la realizzazione di obiettivi e risultati descritti nei documenti ufficiali – quanto piuttosto<br />
dall’analisi complessiva degli effetti strumentali della successione di cicli di riforma, dei<br />
loro fallimenti, del persistere di problemi e di nuovi tentativi di riforma.<br />
Uno degli esempi più significativi è quello della riforma della funzione pubblica<br />
(civil service reform), oggetto di perenne negoziazione e di continui nuovi programmi che<br />
non risolvono i problemi ufficiali (elevato turnover, scarsa efficienza della pubblica<br />
amministrazione) ma che garantiscono il controllo sociale, la disciplina e la<br />
normalizzazione 507 . Un altro caso di appropriazione - come descritto sopra – è quello del<br />
principio di ownership promosso a livello internazionale con l’obiettivo di migliorare<br />
l’efficacia degli aiuti, che si traduce nel contesto etiopico innanzitutto nel tentativo di<br />
controllarli in maniera completa. Altri esempi - riguardano le nozioni di good governance -<br />
approfondita nel capitolo successivo - e capacity building.<br />
In alcuni casi l’appropriazione inizia con la traduzione nelle lingue locali:<br />
innanzitutto in Amarico, che la Costituzione indica come lingua di lavoro nazionale<br />
insieme all’Inglese, ma anche nelle principali lingue regionali, come il Tigrino e l’Oromifa.<br />
Una traduzione rivelatrice del significato strumentale che si vuole assegnare al concetto.<br />
Così good governance viene tradotto con “buona amministrazione” e come tale interpretata,<br />
come dimostra il “pacchetto per la good governance nelle aree urbane e rurali” predisposto<br />
in maniera completamente autonoma e senza negoziazioni con i donatori, da parte del<br />
Ministero del Capacity Building all’indomani delle elezioni del 2005. In altre situazioni<br />
invece, termini e concetti elaborati dall’apparato internazionale dello sviluppo vengono<br />
direttamente inseriti nel vocabolario nazionale. E’ il caso del capacity building, che da oggi<br />
il nome ad uno dei Ministeri – ed ai corrispondenti uffici regionali e locali - più importante<br />
ed influente, creato all’indomani della spaccatura interna del partito nel 2001 come<br />
strumento per rafforzare controllo ed influenza della fazione uscita vincente dallo scontro<br />
interno 508 .<br />
Individuando nel capacity building come uno dei pilastri dei suoi Programmi<br />
nazionali di lotta alla povertà, il governo etiopico si appropria delle tesi della new<br />
instutional economy sull’importanza di istituzioni pubbliche efficienti come presupposto<br />
della crescita economica e dello sviluppo, che nella seconda metà degli anni ’90 ispirano la<br />
formazione del post-Washington Consensus, e la conseguente concentrazione degli sforzi a<br />
favore della costruzione e rafforzamento della capacità dei governi, ovvero “l’abilità di<br />
507 Cfr anche la problematica di M. Foucault, Surveiller e punir, Parigi, Gallimard, 1975<br />
508 Cfr S. Vaughan e K. Tronvoll, The Culture of Power in Contemporary Ethiopian Political Life, op.cit.<br />
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