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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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fortezza all’interno del quale si riproducono le pratiche di mobilitazione della popolazione e<br />

di fornitura di servizi sperimentate durante la guerra armata. La sua sede di Makalle è più<br />

grande, moderna e lussuosa di molti uffici dell’amministrazione regionale. In termini di<br />

bilancio e personale è una delle più grandi ong africane. Anche in tempo di pace la sua<br />

natura di GONGO (Government Oriented NGO) non è un segreto per nessuno. Il suo<br />

attuale direttore, Tekleweyin Assefa è membro del politburo del TPLF, e nel consiglio di<br />

amministrazione siedono diversi esponenti del governo regionale o del partito. La<br />

contiguità con l’azione dello stato è assicurata non solo dall’indirizzo politico e<br />

programmatico che i vertici trasmettono all’organizzazione, ma anche dal trapasso<br />

“molecolare” di uomini e risorse dalla pubblica amministrazione alle strutture<br />

dell’organizzazione non governativa, che in termini di status e salario rappresentano un<br />

avanzamento di carriera a cui aspira ogni funzionario pubblico. Insieme all’altra ong creata<br />

dal TPLF, la Tigray Development Association (TDA), REST ha praticamente il monopolio<br />

dei progetti di cooperazione allo sviluppo nelle zone rurali del Tigray: sono le uniche<br />

organizzazioni ad avere una capillare diffusione su tutto il territorio, mentre la maggior<br />

parte delle altre ong attive in Tigray – di dimensioni decisamente più piccole e sovente nate<br />

comunque da quadri o persone vicine al TPLF – limita le sue attività ai centri urbani.<br />

Nella visione e nelle attività di REST, il repertorio delle ong fatto di empowerment e<br />

partecipazione della popolazione si salda con la tradizione di mobilitazione sviluppata nel<br />

corso della lotta armata, come ribadito nella presentazione ufficiale dell’ong sul suo sito<br />

web:<br />

“Nato dalla battaglia del popolo per la giustizia, oggi REST è vicino al popolo tigrino come nel<br />

1978. Da 25 anni ciascun progetto del REST è sostenuto da forti legami con la comunità.<br />

Infatti, fin dall’inizio, REST ha abbracciato la visione che un attivo coinvolgimento della<br />

comunità nel definire il suo percorso di sviluppo rappresenta il successo dell’empowerement<br />

della popolazione gente. REST, oggi come nel passato, continua ad offrire alle persone gli<br />

strumenti per raggiungere uno sviluppo sostenibile 452 .<br />

L’organizzazione di REST, capillare e diffusa per presidiare il territorio, ricorda così<br />

quella del TPLF durante la lotta armata:<br />

“Abbiamo uffici di coordinamento in tutte le aree operative nella regione. Parte del nostro staff<br />

lavora nelle woreda, per avere contatto giornaliero e diretto con i beneficiari. Di fatto si lavora<br />

assieme alle persone del luogo e agli amministratori. Gli uffici di coordinamento elaborano un<br />

piano di lavoro che include quello della woreda. Abbiamo anche programmi radio settimanali<br />

452 Presentazione sul sito internet di REST http://www.rest-maret.org/ (ultima consultazione 10.08.2008)<br />

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