UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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Il fallimento della transizione democratica e la svolta autoritaria dell’EPRDF<br />
all’indomani delle elezioni del 2005, vengono così imputati da Jon Abbink<br />
all’influenza della cultura politica etiopica, intesa, sulla scia di Lucian Pye e Sidney<br />
Verba, come “l’insieme di valori, atteggiamenti, credenze e pratiche condivise dai<br />
membri di una comunità nei confronti della sfera politica” e alle sue conseguenze in<br />
termini di sviluppo politico 26 . Questa tradizione di continuità secondo Abbink<br />
rimonta addirittura alla dinastia Zagwe, che governò il nord del paese dal XI al XII<br />
secolo e si concretizza in<br />
“uno stile di governo gerarchico-autoritario, un intrinseco approccio top-down basato<br />
su una visione elitista dei bisogni del paese, e una negazione strutturale da parte dei<br />
detentori del potere di visioni opposte e di un dibattito pubblico sulle possibili<br />
alternative”. 27<br />
Il rischio di un’eccessiva semplificazione viene colto da Sarah Vaughan e Kjetil<br />
Tronvoll, che preferiscono utilizzare il termine tra virgolette, sottolineando che il<br />
riferimento ad esso “non può che rappresentare una caricatura della diversità e della<br />
vitalità della cultura socio-politica dell’Etiopia” 28 . Di fronte a tale varietà, questi<br />
autori sostengono che il governo dello stato etiopico è da sempre associato alla<br />
tradizione abissina, o Amhara-Tigrina, la cui influenza sulle istituzioni politiche dello<br />
stato è stata di conseguenza maggiore e che può quindi essere considerata come il<br />
cuore della “cultura politica dell’Etiopia contemporanea”, caratterizzata da<br />
“un’interpretazione gerarchica della società” e un rigido sistema di rispetto e<br />
sanzioni” 29 .<br />
Sulla base di questo ed altri contributi, i tratti che emergono come caratteristici<br />
della cultura politica abissina sono innanzitutto il culto della segretezza e del<br />
sotterfugio e la coltivazione delle tecniche della retorica e della manipolazione.<br />
Elementi ben sintetizzati nell’immagine “della cera e dell’oro”, la formula con cui<br />
viene indicata la forma di versi preferita dalla cultura amhara. Si tratta di una<br />
composizione costituita su un doppio significato delle parole: quello apparente e<br />
26<br />
Sulla scia di L. W. Pye e S. Verba (eds), Political culture and Political Development, Princeton<br />
University Press, Princeton 1965.<br />
27<br />
J. Abbink, “Interpreting Ethiopian Elections in their context. A reply to Tobias Hagmann” African<br />
Affairs,105(421), pp. 613-620, 2006. Cfr anche S. Vaughan e K. Tronvoll, The Culture of Power in<br />
Contemporary Ethiopian Political Life, op cit, pp. 31-4; K. Berhanu “Party Politics and Political<br />
Culture in Ethiopia”, in M. Salih (ed.), African Political Parties. Evolution, Institutionalisation and<br />
Governance, London, Pluto Press, 2002<br />
28<br />
S. Vaughan e K. Tronvoll, The Culture of Power in Contemporary Ethiopian Political Life, op cit<br />
29 Ibid, p. 32<br />
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