UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo
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preziosi per l’avanzamento della lotta di classe. Coerentemente con l’elaborazione<br />
teorica leninista, viene accettato e riconosciuto il diritto delle nazioni<br />
all’autodeterminazione, ivi inclusa la possibilità di secessione. Ma, al tempo stesso,<br />
l’esercizio di questo diritto è considerato superfluo nel momento in cui una<br />
rivoluzione di ispirazione socialista avesse rovesciato il regime di Haile Selassie e<br />
instaurato un nuovo governo rispettoso dei diritti di tutti i gruppi nazionali.<br />
Queste tesi sono frutto di ulteriore elaborazione in seno alla comunità di<br />
studenti di lingua tigrina, dal 1971 riuniti nella Tigray University Students’<br />
Association (TUSA), in cui militano alcune figure che ricopriranno successivamente<br />
ruoli chiave nel TPLF, come Aregawi Behre, che ne diventerà il primo leader e Abay<br />
Tsehaye, futuro membro del Politburo ed oggi consigliere speciale del primo ministro<br />
Meles Zenawi. Lo stesso Meles è attivo in quegli anni nel mobilitare le coscienze<br />
tigrine, prima al Wingate College e poi all’università 97 .<br />
L’analisi che prevale all’interno della TUSA è quella che interpreta lo stato di<br />
arretratezza e povertà del paese, ed in particolare di alcune sue aree, come effetto del<br />
“monopolio del potere da parte della classe feudale dominante di origine Scioana-<br />
Amhara” 98 . La strategia più efficace per sovvertire questo ordine viene individuata<br />
nella lotta di liberazione nazionale: la risoluzione della questione nazionale diventa<br />
così un prerequisito essenziale per l’emancipazione di classe 99 .<br />
Secondo la ricostruzione dello storico ed intellettuale organico dell’EPRDF,<br />
Adhana Haile Adhana 100<br />
“quel gruppo di studenti tigrini aveva anche previsto la possibilità di un movimento che<br />
iniziasse come nazionale, per poi diventare multinazionale in una seconda fase. Ma per<br />
fare ciò occorreva combattere le tendenze di narrow nationalism - che tendevano a<br />
dipingere buona qualsiasi cosa fosse di origine tigrina e negativa tutto ciò che era<br />
Amhara - insite nelle rivendicazioni nazionali, e adottare invece una prospettiva<br />
democratica. Questo gruppo di studenti si accorse del pericolo e dei limiti del narrow<br />
nationalism. Si considerava inoltre un gruppo progressista, con l’idea però che fosse<br />
97 John Young, che riporta di un articolo di Meles all’HSIU in cui sostiene che l’esercito di Menelik<br />
vittorioso ad Adua era in gran parte composto da Tigrini, il gruppo etnico ad aver pagato il prezzo più<br />
alto in termini di vite umane per l’indipendenza. Cfr J. Young, Peasant Revolution in Ethiopia: The<br />
Tigray People's Liberation Front, 1975-1991, op. cit.<br />
98 A. Behre, “The origins of the Tigray People’s Liberation Front” in African Affairs 103/413, p. 569-<br />
592, 2004, p. 580.<br />
99 Cfr J. Young, Peasant Revolution in Ethiopia: The Tigray People's Liberation Front, 1975-1991, op.<br />
cit. cap. II, p. 83<br />
100 Attualmente membro del politburo dell’EPRDF e Ministro di Stato per l’Educazione Superiore.<br />
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