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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO - fasopo

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La trasformazione di questi sentimenti in questione di dibattito politico<br />

all’interno delle associazioni studentesche, è alimentata dalla necessità di doversi<br />

confrontare ed assumere una posizione ufficiale rispetto alla sfida separatista lanciata<br />

dall’Eritrean Liberation Front (ELF) al governo di Addis Abeba, e viene inoltre<br />

promossa dall’attività dei numerosi studenti eritrei iscritti all’Haile Selassie I<br />

University. Paradigmatica per comprendere la posizione prevalente all’interno del<br />

movimento studentesco è la risoluzione con cui l’ESUNA nel 1968 (Ethiopia Student<br />

Union of North America) prende posizione sulla questione eritrea. Da un lato, viene<br />

appoggiata la lotta del popolo eritreo, di cui viene riconosciuto il diritto<br />

all’autodeterminazione e a cui si garantisce sostegno nella lotta conto l’oppressore<br />

comune. Dall’altro, si condanna al tempo stesso la leadership dell’ELF, la cui<br />

mancata denuncia dell’oppressione anche delle altre popolazioni etiopiche spinge a<br />

considerare i suoi obiettivi “contrari all’emancipazione del popolo etiopico dal<br />

feudalesimo e dall’imperialismo” 94 .<br />

L’anno successivo la questione nazionale trova la sua formulazione più<br />

organica e provocatoria con la pubblicazione sulla rivista studentesca “Struggle”<br />

dell’ormai celebre articolo di Walleligne Makonnen, “On the question of<br />

Nationalities in Ethiopia” 95 . La tesi sostenuta nell’articolo è che l’Etiopia non può<br />

essere considerata una vera e propria nazione quanto piuttosto un insieme di una<br />

dozzina di gruppi nazionali, ciascuno con la propria lingua, storia, organizzazione<br />

sociale e territoriale, tenuti insieme dal governo degli Amhara. Di conseguenza,<br />

l’autore invita a sostenere i movimenti secessionisti, purché questi siano ispirati dal<br />

socialismo e intendano contribuire alla costruzione di un genuino stano nazionale,<br />

democratico ed egalitario.<br />

Sull’onda di questi sviluppi, all’inizio degli anni settanta la questione nazionale<br />

diventa centrale nel dibattito tra gli studenti etiopici, nel paese come all’estero.<br />

L’approccio che si impone è quello secondo cui la lotta di classe all’interno del<br />

regime imperiale resta comunque prioritaria rispetto alla questione<br />

dell’autodeterminazione nazionale 96 . Sulla scia degli insegnamenti di Mao Tse Tung,<br />

i movimenti di liberazione nazionale vengono così sostenuti in quanto considerati<br />

94<br />

R. R. Balsvik, Haile Sellassie’s students: the intellectual and social background to Revolution,<br />

1952-1974,op.cit, p. 283.<br />

95<br />

W. Makonnen, On the question of Nationalities in Ethiopia, in “Struggle”, Addis Ababa, 1969.<br />

96<br />

Cfr R. R. Balsvik, Haile Sellassie’s students: the intellectual and social background to Revolution,<br />

1952-1974,op.cit<br />

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