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Rivista Diritto penale 21 sec. n. 2-2006 - Cedam

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S E Z I O N E samantha chernetich<br />

PENALISTICA Il diritto della madre all’aborto in Francia<br />

346<br />

una condanna della Corte d’Appello d’Orleans ( 48 ): sei i motivi avanzati dai ricorrenti<br />

che, il 18 novembre 1993 si erano introdotti nell’ospedale universitario<br />

di Tours e si erano incatenati in una sala operatoria paralizzando le attività<br />

per tutta la mattinata. Attraverso un comunicato stampa, il commando aveva<br />

spiegato che lo scopo dell’operazione era di «sauver avant leur naissance des<br />

enfantes dont la mort était programmée».<br />

In particolare i ricorrenti avevano eccepito la non-conformità dell’art. L<br />

162-15 CSP (e della loi Veil alla quale fa riferimento) a diverse disposizioni sia<br />

di diritto <strong>penale</strong> interno che di diritto internazionale.<br />

Per quanto attiene al diritto <strong>penale</strong> interno, i ricorrenti avevano rilevato un<br />

contrasto tra l’art. L 162-15 CSP e alcuni articoli del codice <strong>penale</strong>: ad esempio<br />

l’art. 227-12 che punisce «le fait de provoquer soit dans un but lucratif, soit<br />

par don, promesse, menace ou abus d’autorité, les parents ou l’un d’entre eux à<br />

abandonner un enfant né ou à naître».<br />

La Corte ha rilevato, in primo luogo, che l’embrione non è un «enfant» ( 49 ),<br />

inoltre non ha ravvisato alcuno scopo lucrativo, di promessa, di minaccia odi<br />

abuso di autorità in capo all’équipe medica ( 50 ).<br />

Un’altra norma del codice <strong>penale</strong> ritenuta in contrasto con l’articolo in esame<br />

sarebbe altresì l’art. <strong>21</strong>1-1 che incrimina il génocide ( 51 ); a questo proposito<br />

la Corte ha rilevato che la decisione di ricorrere ad un IVG è individuale, non<br />

può essere equiparata ad un «plan concerté» ai sensi dell’art. <strong>21</strong>1-1 c.p. ( 52 );<br />

inoltre, l’IVG è autorizzata e disciplinata dalla legge.<br />

A giustificazione della loro azione, i ricorrenti avevano altresì invocato la<br />

scriminante dell’état de nécessité prevista nell’art. 122-7 c.p. ( 53 ), sostenendo<br />

( 48 ) App. Orléans, 31 janvier 1995, in Dictionnaire permanent bioéthique et biotechnologies,<br />

Bull. n. 18, 10 mars 1995, 9494.<br />

( 49 ) Gli oppositori dell’aborto sono animati dal convincimento <strong>sec</strong>ondo cui l’embrione è una<br />

persona umana a partire dal suo concepimento e che, pertanto, ha diritto alla vita. Tuttavia, questa<br />

dottrina è stata rigettata sia dalla pronuncia della Corte Costituzionale del 1975 (Cons. Const., 15<br />

janvier 1975, cit.) sia dalla pronuncia del Consiglio di Stato del 1990 (Conseil d’Etat, <strong>21</strong> décembre<br />

1990, in Confédération nationale des assoc. familiales catholiques et autres, Rec. CE, 368).<br />

( 50 ) M.T. Pain-Masbrenier, Commentaire de l’arrêt rendu par la Cour de cassation le 31<br />

janvier 1996, inGaz. Pal., 7 mai 1996, 52.<br />

( 51 ) Art. <strong>21</strong>1-1 c.p.: «Constitue un génocide le fait, en exécution d’un plan concerté tendant à<br />

la destruction totale ou partielle d’un groupe national, ethique, racial ou religieux, ou d’un groupe<br />

déterminé àpartir de tout autre critère arbitraire, de commetre ou de faire commetre, à l’encontre<br />

de membres de ce groupe, ... des mesures visant à entraver les naissances».<br />

( 52 ) Trib. corr. Le Puy-en-Velay, 14 mars 1995, in Gaz. Pal., 14-18 juillet 1995, 8.<br />

( 53 ) Art. 122-7 c.p.: «N’est pas pénalement responsable la personne qui, face à un danger actuel<br />

ou imminent qui menace elle-même, autrui ou un bien, accomplit un acte nécessaire à la sau-

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