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Rivista Diritto penale 21 sec. n. 2-2006 - Cedam

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SEZIONE<br />

STORICA<br />

Elisabetta D’Amico<br />

Ricercatore di storia del diritto medievale e moderno nell’Università dell’Insubria - Como<br />

IL CARTEGGIO INEDITO TRA FRANCESCO CARRARA<br />

E LUIGI MAJNO<br />

Sommario: 1. Premessa. – 2. Majno, Buccellati e il «nuovo cammino». – 3. Majno, Carrara e la<br />

«sfinge» tedesca. – 4. Tra libertà e autorità: la comune condanna del sistema. – 5. La «prima<br />

lezione di diritto <strong>penale</strong>» di Luigi Majno. – 6. Conclusioni.<br />

1. Premessa. – Sul finire del 1876 la <strong>Rivista</strong> <strong>penale</strong> di Luigi Lucchini ospita<br />

un dotto saggio di un ventiquattrenne sconosciuto cultore delle scienze criminali,<br />

Luigi Majno ( 1 ). L’elaborato giunge alla pubblicazione sul prestigioso pe-<br />

( 1 )L.Majno, La tradizione <strong>penale</strong> nel diritto romano. Frammenti di giurisprudenza storica,in<br />

<strong>Rivista</strong> <strong>penale</strong>, V (1876), 265-290. Luigi Giuseppe Francesco Majno nasce a Gallarate il <strong>21</strong> giugno<br />

1852 da Pietro e Gerolama Lovetti e il giorno stesso è battezzato nella Parrocchia di Santa Maria<br />

Assunta (il certificato di battesimo è custodito nell’archivio privato del dott. Luigi Majno, nipote<br />

del penalista). Allievo dapprima di Antonio Buccellati, Majno abbraccia i principi della Scuola Positiva<br />

intorno al 1882 ed esplicita l’abbandono delle dottrine «classiche» del proprio maestro con<br />

un articolo sull’omicidio pubblicato sull’Archivio di Psichiatria di Lombroso, Garofalo e Ferri (L.<br />

Majno, La premeditazione nell’omicidio con errore di persona,inArchivio di psichiatria, antropologia<br />

criminale e scienze penali per servire allo studio dell’uomo alienato e delinquente, 1882, 238-244).<br />

Nella polemica, talora particolarmente accesa, tra Scuola Classica e Scuola Positiva si distingue per<br />

la pacatezza dei toni. È autore di un diffuso Commento al codice <strong>penale</strong> che raggiunge la sua ultima<br />

tiratura nel 1924. Di idee socialiste, è amministratore comunale di Milano (per un quarto di <strong>sec</strong>olo),<br />

deputato della Sinistra nella XXI Legislatura e animatore con la moglie Ersilia Bronzini della<br />

beneficenza laica meneghina. Muore, dopo una vita straordinariamente intensa, all’età di 62 anni,<br />

il 9 gennaio 1915. Alcune notizie sulla vita, qui solo accennate, si possono in parte ricavare dai numerosi<br />

necrologi: A. Negri, Per Luigi Majno. Discorso commemorativo, s.e., 1916; E.A. Porro, Luigi<br />

Majno,inMonitore dei tribunali, 1915, 41-42; A. Agnelli, Un giurista lombardo: Luigi Majno.<br />

Commemorazione detta all’Università Popolare di Milano il 20 gennaio 1915, Roma 1915; Id., In memoria<br />

di Luigi Majno, Gallarate 1916; Id., Profili. In memoria di Giovanni Montemartini. Nel I anniversario<br />

della morte di Carlo Romussi. Luigi Majno, Milano 1916. 369

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