Rivista Diritto penale 21 sec. n. 2-2006 - Cedam
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S E Z I O N E marilda bertoli<br />
PENALISTICA Tra fedeltà al testo ed efficace resa linguistica<br />
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nelle quali cambia lo strumento con cui viene distrutta la proprietà, mala<br />
struttura delle fattispecie rimane esattamente la stessa. La riproduzione delle<br />
medesime locuzioni ritorna soprattutto nelle circostanze aggravanti delle fattispecie-base.<br />
Il testo originario, a volte, è caratterizzato dalla separazione delle<br />
varie ipotesi di aggravanti dalla «virgola», che nella traduzione abbiamo scelto<br />
di sostituire con congiunzioni come «o» od «ovvero», al fine di sottolineare<br />
che il legislatore albanese non fa riferimento ad un’elencazione cumulativa,<br />
bensì ad un’elencazione alternativa (in questo senso, cfr. art. 114/b par. 3,<br />
l’art. 288/a par. 2 oppure l’art. 298 par. 3).<br />
Accanto a norme particolarmente complesse, che scoraggiano il traduttore,<br />
troviamo disposizioni, il cui stile, talvolta, è estremamente semplice, molto vicino<br />
al livello del discorso corrente. In questo modo è costruito ad esempio<br />
l’art. 23 par. 2, ove il tribunale può attenuare la pena «tenuto conto del grado<br />
di similarità delle conseguenze». Ancora, la via di una comunicazione piana<br />
emerge dall’art. 34 ult. par., ove all’espressione letterale «come sopra stabilito»,<br />
la quale presa di per sé èassolutamente insignificante, è stata preferita la<br />
locuzione «effettuata la conversione». Oppure, in materia di circostanze attenuanti<br />
ai sensi dell’art. 49 (fattispecie corrispondente alle nostre circostanze<br />
attenuanti generiche) la locuzione «tenuto conto dell’arco di tempo relativo alla<br />
loro sussistenza» dal punto di vista letterale corrisponde all’espressione «per<br />
il tempo necessario che le considera tali» ( 9 ).<br />
Esistono, inoltre, casi abbastanza frequenti in cui, tramite un intervento improntato<br />
allo sforzo di mantenere un livello di espressione quanto più possibile<br />
leggibile (stante la particolare complessità delle fattispecie per la presenza di<br />
molte subordinate), abbiamo invertito la struttura della frase, premettendo il<br />
predicato verbale all’intera struttura della proposizione (v. artt. 73-75) ( 10 ). Le<br />
interferenze con la chiarezza delle fattispecie penali sono da attribuire, a volte,<br />
anche al mancato rispetto, dal punto di vista sintattico, nella struttura della<br />
frase della sequenza «soggetto, verbo, complemento oggetto». Anche questo ci<br />
ha indotto ad una modificazione della struttura delle fattispecie penali, come<br />
ad esempio nell’art. 28 ult. par., ove nel testo originario il verbo si trovava alla<br />
fine del periodo. Ancora, in altre fattispecie è stato trasformato in soggetto<br />
quello che nella struttura originaria era il complemento d’agente, come ad<br />
( 9 )L’utilizzo di un linguaggio comune caratterizza anche l’incipit dell’art. 69 ove il legislatore,<br />
letteralmente parlando, utilizza la locuzione «si considerano non condannati».<br />
( 10 ) La struttura della frase è stata invertita anche nell’art. 10, ove al soggetto è stata anteposta<br />
la proposizione «salvo quanto previsto diversamente da accordi bilaterali o plurilaterali».