Rivista Diritto penale 21 sec. n. 2-2006 - Cedam

S E Z I O N E marco rebecca
PENALISTICA Il giudizio della Corte Suprema U.S.A.
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– per la somministrazione del farmaco letale. È comunque ammessa l’obiezione
di coscienza del personale medico e paramedico ( 2 ).
I requisiti per l’espressione di un valido consenso sono rigorosi e le norme
che li prevedono sono imperative ( 3 ). Deve trattarsi di persona residente nello
Stato dell’Oregon ( 4 ) affetta da terminal disease: «malattia incurabile ed irreversibile
per diagnosi medica che, secondo un giudizio medico ragionevole,
cagiona la morte entro sei mesi» ( 5 ). Può esprimere valido consenso la persona
adulta, cui sia stata diagnosticata una patologia mortale ed incurabile; l’età
avanzata od eventuali disabilities non sono sufficienti a giustificare la richiesta
( 6 ). Il consenso deve essere indefettibilmente espresso per iscritto ( 7 ), alla presenza
di almeno due testimoni che attestino – to the best of their knowledge
and belief – che quest’ultimo ha agito volontariamente, oltre che in piena lucidità
e coscienza ( 8 ). È necessario che almeno uno dei testimoni non sia parente
(o a vario titolo coinvolto nella successione mortis causa) o proprietario od impiegato
nella struttura sanitaria in cui il paziente riceve cure ( 9 ).
Physician-assisted Suicide, inJournal of Criminal Law and Criminology, 88, 3, 1998, 847; T.
Quill, Physician Assisted Death: After the U.S. Supreme Court Ruling, inUniversity of Detroit
Mercy Law Review, 75, 3, 1998, 481; J. Kevorkian, A Fail-Safe Model for Justifiable Medically-
Assisted Suicide, inAmerican Journal of Forensic Psychiatry, 13, 1, 1992, 7. Ancora, sul punto: D.
Sulmasy, Killing and Allowing to Die: Another Look, inJournal of Law, Medicine & Ethics, 26,
1, 1998, 55; C. Traina, Religious Perspectives on Assisted Suicide, inJournal of Criminal Law
and Criminology, 88, 3, 1998, 1147; C.N. Manning, Live and Let Die: Physician-assisted Suicide
and the Right to Die, inHarvard Journal of Law & Technology, 9, 2, 1996, 513; N.L. Cantor,
The Real Ethic of Death and Dying, inMichigan Law Review, 94, 6, 1996, 1718. Di particolare
interesse la linea discretiva tracciata da J. Deigh (Physician-assisted Suicide and Voluntary Euthanasia:
Some Relevant Differences, inJournal of Criminal Law and Criminology, 88, 3, 1998,
1155) tra «eutanasia volontaria» ed «eutanasia medicalmente assistita». In prospettiva comparatistica:
A.C. Hall, To Die with Dignity: Comparing Physician Assisted Suicide in the United States,
Japan and the Netherlands, inWashington University Law Quarterly, 74, 3, 1996, 803, e, più
di recente, A. Van Der Heide, End-of-Life Decision-Making in Six European Countries: Descriptive
Study, inThe Lancet, 362, 2003, 395.
( 2 ) Death with Dignity Act, cit., § 4.01. (4). L’obiettore, tuttavia, ha l’obbligo di trasmettere
al sanitario che gli succede l’intero fascicolo contenente la documentazione relativa al caso.
( 3 ) Death with Dignity Act, cit., § 3.12.
( 4 ) Death with Dignity Act, cit., § 3.10: la stessa norma prevede un elenco – meramente
esemplificativo – di elementi indicativi della residency (patente di guida conseguita nello Stato
dell’Oregon, iscrizione alle liste elettorali, modello della dichiarazione dei redditi relativo all’ultimo
anno fiscale et similia).
( 5 ) Death with Dignity Act, cit., § 1.01 (12).
( 6 ) Death with Dignity Act, cit., § 2.01 (2).
( 7 ) Death with Dignity Act, cit., § 2.01 (1).
( 8 ) Death with Dignity Act, cit., § 2.02 (1).
( 9 ) Death with Dignity Act, cit., § 2.02 (2).