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Rivista Diritto penale 21 sec. n. 2-2006 - Cedam

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elisabetta d’amico<br />

Il carteggio inedito tra Francesco Carrara e Luigi Majno<br />

In effetti, nel periodo in cui si svolge la vicenda delineata in queste pagine<br />

la disputa tra Scuola Classica e Scuola Positiva non si è ancora accesa ( 5 ). La<br />

temperie determinista non ha ancora sottratto a Buccellati uno dei suoi migliori<br />

allievi, che al momento sta percorrendo i primi passi di una lunga carriera<br />

professionale e scientifica. Carrara permane, a sua volta, l’indiscusso capofila<br />

della dottrina criminalistica italiana.<br />

2. Majno, Buccellati e il «nuovo cammino». – Fautore della prima pubblicazione<br />

di Majno è, come accennato, Antonio Buccellati. L’incontro tra il professore<br />

pavese e Luigi Majno era avvenuto, come sovente accade nei sodalizi<br />

scientifici, tra i banchi delle aule universitarie. Il giovane Majno aveva seguito<br />

le lezioni di diritto e procedura <strong>penale</strong> tenute da Buccellati, sostenendo il relativo<br />

esame il 1 o luglio 1872. Più tardi, nel dicembre 1874, si era laureato sotto<br />

la guida del penalista con una tesi intitolata Appunti sopra gli ordinamenti giudiziarii<br />

penali ( 6 ).<br />

moria storica. Colgo l’occasione per ringraziare le collaboratrici dell’UFN, Eleonora Citans Angela<br />

Gavoni e Cristina Ghidini, sempre cortesi e disponibili a favorire la mia ricerca, e il dottor<br />

Luigi Majno, che con arguzia e benevolenza mi ha reso partecipe di piccoli ma preziosi ricordi<br />

di famiglia.<br />

( 5 ) La storiografia sta riconsiderando la correttezza di una ricostruzione della penalistica<br />

italiana in chiave di netta antitesi tra giuristi classici e giuristi positivi. Non mancano, infatti,<br />

personalità che non si lasciano facilmente ricondurre entro rigidi schemi dogmatici. In queste<br />

prime note, però, siè conservata la concezione di due scuole contrapposte, classica e positiva<br />

appunto, perché essa appare assai viva negli stessi protagonisti, soprattutto di parte positiva (ma<br />

non solo). Anche sulle vicende della penalistica italiana dell’epoca esiste un’ampia letteratura. Ci<br />

limitiamo in questa occasione a citare: M. Sbriccoli, Il diritto <strong>penale</strong> sociale 1883-1912, inQuaderni<br />

fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, 2 (1973), 556-642; Id., Dissenso politico<br />

e diritto <strong>penale</strong>, cit., 607-702; Id., Elementi per una bibliografia del socialismo giuridico, in<br />

Quaderni fiorentini per la storia del pensiero giuridico moderno, 3-4 (1974-1975), 873-1035; Id.,<br />

Il diritto <strong>penale</strong> liberale. La «<strong>Rivista</strong> <strong>penale</strong>» di Luigi Lucchini 1874-1900, in Quaderni fiorentini<br />

per la storia del pensiero giuridico moderno, 16 (1987), 105-183; Id., La penalistica civile, cit.,<br />

147-232; Id., Caratteri originari e permanenti del sistema <strong>penale</strong> italiano (1860-1990), inStoria<br />

d’Italia, Annali, 14, a cura di L. Violante, Torino 1998, 487-551; G. Neppi Modona, <strong>Diritto</strong><br />

<strong>penale</strong> e positivismo, inIl Positivismo e la cultura italiana, a cura di E.R. Papa, Milano 1985, 47-<br />

61; F. Colao, Il delitto politico, cit.; Ead., Le ideologie penalistiche, cit., 107-122; E. Dezza, Imputabilità<br />

e infermità mentale: la genesi dell’articolo 46 del Codice Zanardelli, inId., Saggi di storia<br />

del diritto <strong>penale</strong> moderno, cit., 281-316; Id., Tra scuola classica e scuola positiva: Antonio<br />

Buccellati, cit., 392-423; C.F. Grosso, Le grandi correnti del pensiero penalistico italiano tra Ottocento<br />

e Novecento, inStoria d’Italia, Annali, 12, a cura di L. Violante, Torino 1997, 7-34;<br />

Grosso, Neppi Modona, Violante, Giustizia <strong>penale</strong>, cit., 152-156; S. Vinciguerra, <strong>Diritto</strong><br />

<strong>penale</strong> italiano, I, Padova, 1999, 255-288.<br />

( 6 )L’attestazione di laurea e dei corsi sottoscritta dal preside della Facoltà pavese Barinetti<br />

in data 17 dicembre 1874 è conservata nell’archivio UFN, Fondo Majno (d’ora in poi: F.M.), fal-<br />

S E Z I O N E<br />

S T O R I C A<br />

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