Rivista Diritto penale 21 sec. n. 2-2006 - Cedam
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marco rebecca<br />
Il giudizio della Corte Suprema U.S.A.<br />
tinuassero a prescrivere controlled substances per scopi «non legittimi» –ha<br />
fatto discutere molto ( 36 ). Lo Stato dell’Oregon (affiancato da un medico, da<br />
un farmacista e da alcuni malati terminali) impugnò l’interpretive rule 2001 dinanzi<br />
ad una Corte federale, che ordinò di non darvi applicazione ( 37 ). L’Attorney<br />
General (nel frattempo, ad Ashcroft era succeduto Gonzales) si rivolse<br />
allora alla Corte Suprema federale, che il 17 gennaio <strong>2006</strong> – con la pronunzia<br />
Gonzales v. Oregon, appunto –èintervenuta nel «dibattito sulla legittimità<br />
morale e giuridica, nonché sulla praticabilità, del suicidio medicalmente assistito»<br />
( 38 ), disattendendo le deduzioni dell’E<strong>sec</strong>utivo e confermando la validità<br />
ed efficacia dell’Oregon Death with Dignity Act. In specie, la Corte ha inteso<br />
valutare se il Controlled Substances Act consenta all’Attorney General di vietare<br />
al personale medico la prescrizione, bonae mortis causa, diregulated drugs, nonostante<br />
una legge statale – come, appunto, il Death with Dignity Act – ammetta<br />
il suicidio medicalmente assistito, senza peraltro addentrarsi nella valutazione<br />
di legittimità di questa legge.<br />
L’attenzione della Corte si è concentrata preliminarmente sul significato<br />
letterale e sistematico del CSA. Questo compiuto sistema normativo – che, peraltro,<br />
ha abrogato tutta la legislazione antidroga previgente – non si limita a<br />
classificare le controlled substances, ma disciplina altresì l’esercizio della professione<br />
medica, con specifico riguardo ai procedimenti amministrativi concernenti<br />
la registration ed ai relativi poteri del Ministro della Giustizia. Il CSA –<br />
nella disciplina di questa materia – concorre con la legislazione statale: solo nell’ipotesi<br />
in cui «venga a delinearsi un conflitto positivo tra la disposizione medesima<br />
e la normativa di fonte statale, di tal che le due discipline non possano<br />
trovare simultanea applicazione» ( 39 ), la c.d. clausola di prevalenza risolve il<br />
conflitto a favore della disciplina (di fonte legislativa) federale.<br />
Nel caso di specie, il Death with Dignity Act legittima la prescrizione di<br />
controlled substances a scopo di eutanasia, l’interpretive rule del 1971 pone il<br />
vincolo del perseguimento del legitimate medical purpose el’interpretive rule<br />
del 2001 esclude che la ratio della disciplina dell’Oregon costituisca «scopo<br />
medico legittimo». Secondo l’opinion – di cui è estensore il giudice Kennedy –<br />
( 36 )L.Ganzini, Oregon Physician’s Attitudes about and Experiences with End-of-Life Care<br />
since Passage of the Oregon Death with Dignity Act, inThe Journal of American Medical Association,<br />
285, 18, 2001, 2363.<br />
( 37 ) Oregon v. Ashcroft, 368 F. 3d 1118 (2004).<br />
( 38 ) Dibattito che da tempo coinvolge l’opinione pubblica americana, <strong>sec</strong>ondo quanto riconosciuto<br />
in Washington v. Glucksberg, 5<strong>21</strong> U.S. 702, 735 (1997).<br />
( 39 ) Controlled Substances Act, § 903.<br />
S E Z I O N E<br />
PENALISTICA<br />
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