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Rivista Diritto penale 21 sec. n. 2-2006 - Cedam

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Gabriele Fornasari<br />

Ordinario di diritto <strong>penale</strong> nell’Università di Trento<br />

APPUNTI SUL SISTEMA SANZIONATORIO ALBANESE<br />

(E ALCUNE ALTRE CONSIDERAZIONI SPARSE)<br />

1. La traduzione in lingua italiana del codice <strong>penale</strong> albanese, pubblicata in<br />

questo fascicolo della <strong>Rivista</strong>, apre agli studiosi un interessante campo di indagine<br />

in relazione ad un ordinamento che è rimasto pressoché sconosciuto anche<br />

in questi ultimi anni, che pure hanno visto una consistente intensificazione<br />

degli studi comparatistici, anche in riferimento a realtà che erano state a lungo<br />

ignorate in precedenza.<br />

L’isolamento politico cui l’Albania è stata sottoposta dal regime che l’ha<br />

governata per decenni ha infatti chiuso le porte anche allo scambio intellettuale<br />

di cui vive la nostra attività scientifica, pertanto è di particolare utilità la<br />

messa a disposizione di uno strumento conoscitivo come il codice tradotto per<br />

iniziare una ricerca che riguarda un Paese che, come è noto, è storicamente<br />

molto vicino all’Italia e non solo perché èstretto il braccio di mare che lo separa<br />

dalle nostre coste.<br />

Certo, è importante poter contare sul testo del codice, anche se sappiamo<br />

bene che un ordinamento <strong>penale</strong>, come del resto ogni ordinamento giuridico,<br />

può essere oggetto di una corretta indagine scientifica soltanto allorché si abbia<br />

una adeguata conoscenza anche dei formanti extralegislativi, mentre le nostre<br />

acquisizioni relative alla elaborazione giurisprudenziale e dottrinale sono<br />

finora molto limitate.<br />

Ora, con l’auspicio che tali conoscenze possano evolversi in breve tempo,<br />

possiamo provare ad utilizzare lo strumento disponibile almeno per un primo<br />

approccio comparatistico, volto a proporre alcune considerazioni di sistema.<br />

Proprio per evitare di correre il rischio di realizzare esegesi di fattispecie<br />

per la cui lettura mi manca la consapevolezza del contesto culturale di riferimento,<br />

ho pensato di concentrare l’attenzione su alcuni snodi del sistema sanzionatorio,<br />

materia non certo neutra (anzi!), ma sicuramente meno influenzabile<br />

di altre dal lavoro di interpretazione.<br />

Tuttavia, alcuni spunti tratti dal convegno padovano del settembre <strong>2006</strong> 237

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