08.02.2015 Views

l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

isogno <strong>di</strong> politiche sue proprie e che vale la pena <strong>di</strong> pensare che<br />

uno stato moderno, democratico, economicamente evoluto non<br />

può non farsi testardamente carico <strong>di</strong> rendere piú economicamente<br />

coeso il proprio territorio e l’intero suo tessuto sociale.<br />

Eppure in tutta questa letteratura non si fa fatica a scorgere un<br />

tratto unificante, che si fa talvolta rassegnazione e talaltra rimpianto.<br />

C’è in tutti noi, che ci sentiamo magari “meri<strong>di</strong>onali <strong>di</strong><br />

complemento”, una specie <strong>di</strong> <strong>di</strong>sincanto che riduce il nostro entusiasmo,<br />

quasi a farci <strong>di</strong>re che – passano le mode, le idee, le proposte,<br />

i Governi – ma il Mezzogiorno <strong>italiano</strong> srotola il suo destino in<br />

un modo <strong>di</strong>verso da come avremmo voluto.<br />

Si ha la sensazione che esista un sistema <strong>di</strong> vincoli che costringe<br />

il Mezzogiorno ad andare su un sentiero suo proprio, con ritmo<br />

suo proprio; e si ha il timore <strong>di</strong> stare vivendo un’altra delle tante<br />

stagioni nelle quali si è confusa la concretezza della vicenda meri<strong>di</strong>onale<br />

con una nostra illusione. Tanto che, a quasi mezzo secolo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, i “tempi lunghi” <strong>di</strong> Luigi Einau<strong>di</strong> debbono essere considerati<br />

errati <strong>per</strong> <strong>di</strong>fetto, se è vero che la SVIMEZ ci ha <strong>di</strong>mostrato,<br />

<strong>per</strong> tabulas, che col gioco del decimale con cui misurare il<br />

cosiddetto “<strong>di</strong>vario” bisognerebbe attendere un secolo <strong>per</strong> celebrare<br />

il ricongiungimento delle <strong>di</strong>verse Italie.<br />

Con questo scritto, poco presumendo delle attitu<strong>di</strong>ni e molto<br />

tempo avendo impiegato a <strong>stu<strong>di</strong></strong>are questi problemi, vorrei sostenere<br />

in modo convincente che:<br />

a) c’è ancora ragione <strong>per</strong> parlare <strong>di</strong> una “questione meri<strong>di</strong>onale”,<br />

sempre che si torni a vederla come qualcosa molto piú complessa<br />

<strong>di</strong> quanto non risulta da alcuni aggregati economici;<br />

b) c’è ancora ragione <strong>di</strong> s<strong>per</strong>imentare il tentativo <strong>di</strong> ricercare analiticamente<br />

il problema dei problemi della rallentata crescita economica<br />

del Mezzogiorno;<br />

c) nella <strong>di</strong>namica <strong>di</strong>versificata delle varie realtà meri<strong>di</strong>onali lo<br />

scarto maggiore non riguarda tanto <strong>gli</strong> aggregati economici <strong>di</strong><br />

11

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!