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l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

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dall’o<strong>per</strong>aio che deve <strong>di</strong>alogare con l’ingegnere, al professionista,<br />

al lavoratore nel settore del terziario, è del 7% mentre è del 35%<br />

nell’OCSE. Con una competenza <strong>di</strong> questo tipo abbiamo davanti<br />

quin<strong>di</strong>ci anni gravi, <strong>per</strong>ché questi ragazzi tra quin<strong>di</strong>ci anni saranno<br />

trentenni. Sono il cuore della forza lavoro del Mezzogiorno tra<br />

quin<strong>di</strong>ci anni. È una questione grave che abbiamo provato ad analizzare.<br />

Non è questione <strong>di</strong> sol<strong>di</strong>, non è questione <strong>di</strong> strutture, non<br />

è questione neppure <strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni economiche e sociali. A parità<br />

<strong>di</strong> con<strong>di</strong>zioni economiche e sociali, nel Sud i risultati <strong>di</strong> competenza<br />

sono peggiori che nel resto del Paese. È un problema del<br />

Sud, è un problema <strong>di</strong> contesto, è un problema, come <strong>di</strong>ceva<br />

Hirschmann, <strong>di</strong> voce. Non c’è la voce, la comunità territoriale: i<br />

genitori, i ragazzi non pretendono dal sistema dell’istruzione ciò<br />

che pretende un ragazzo <strong>di</strong> un’altra parte del Paese. Chiudo<br />

<strong>di</strong>cendo che non è a sproposito che ho fatto questo riferimento.<br />

Ho conosciuto da vicino un’es<strong>per</strong>ienza straor<strong>di</strong>naria fatta dall’Istituto<br />

Italiano <strong>per</strong> <strong>gli</strong> Stu<strong>di</strong> Filosofici che ha riguardato dal ’94 centinaia<br />

e centinaia <strong>di</strong> scuole dove ha svolto attività <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> formazione,<br />

<strong>di</strong> seminari, <strong>di</strong> corsi <strong>di</strong> <strong>stu<strong>di</strong></strong>o. Abbiamo voluto nel<br />

nostro modo, antipatico, tecnocratico, capire se quella es<strong>per</strong>ienza<br />

oltre ad essere bella aveva lasciato tracce. Ne ha lasciate <strong>di</strong> profonde.<br />

Abbiamo sentito cento <strong>di</strong> queste scuole: il segno lasciato da<br />

quell’intervento si sente oggi nell’attiva azione de<strong>gli</strong> insegnanti,<br />

nelle biblioteche che hanno. Nel ricordo <strong>di</strong> que<strong>gli</strong> eventi, io chiedo<br />

e mi domando se questa attività non possa essere rilanciata, non le<br />

possa essere data continuità, non possa essere innervata <strong>di</strong> piú <strong>di</strong><br />

quanto già faceste allora all’interno dei territori, <strong>per</strong> dare quella<br />

voce che sola può spingere questa area del Paese ad essere convinta<br />

dei propri mezzi.<br />

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