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l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

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Di questo «blocco sociale» fa parte a pieno titolo quella borghesia<br />

a cui lo Stato aveva offerto larghissime risorse <strong>per</strong> l’industrializzazione<br />

e lo sviluppo del Mezzogiorno, e che quelle larghissime<br />

risorse ha invece saccheggiato nel modo piú empio<br />

costruendo gran<strong>di</strong> cattedrali nel deserto destinate, già prima della<br />

nascita, alla rottamazione secondo una squallida e criminale logica<br />

<strong>di</strong> saccheggio del pubblico erario. Quella borghesia ha rifiutato il<br />

ruolo <strong>di</strong> protagonista dello sviluppo offertole dalle leggi dello<br />

Stato, ma si è ra<strong>di</strong>cata tenacemente nelle file parassitarie del<br />

«blocco sociale».<br />

Saraceno comprese che le fami<strong>gli</strong>e della piccola borghesia e <strong>gli</strong><br />

intellettuali che si rifiutavano con sdegno <strong>di</strong> entrare a far parte del<br />

gioco parassitario, o che non riuscivano a conquistare qualche<br />

posizione <strong>di</strong> privilegio nell’anarchia imposta dai nuovi predoni,<br />

venivano ridotti in una con<strong>di</strong>zione precaria ai limiti della povertà<br />

o ad<strong>di</strong>rittura in una <strong>di</strong>s<strong>per</strong>ata con<strong>di</strong>zione quoti<strong>di</strong>ana, che impe<strong>di</strong>sce<br />

ogni realizzazione <strong>di</strong> vita democratica, ogni vita civile, ogni<br />

inclinazione professionale autentica, e costringe le mi<strong>gli</strong>ori intelligenze<br />

alla fuga ne<strong>gli</strong> Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia, in Svezia,<br />

dovunque pur <strong>di</strong> sfuggire ad una vita <strong>di</strong> stenti e alle inimmaginabili<br />

pesanti ed umilianti <strong>di</strong>fficoltà in patria. Cosí si fiacca e si<br />

<strong>di</strong>s<strong>per</strong>de la virtú nazionale!<br />

È comprensibile, quin<strong>di</strong>, la vena <strong>di</strong> pessimismo che <strong>per</strong>vade<br />

l’ultimo Saraceno. Si era al fallimento dell’intervento straor<strong>di</strong>nario,<br />

e con esso sembravano fallire un intero progetto civile e lo<br />

stesso Stato <strong>di</strong> <strong>di</strong>ritto. Prevaleva il «blocco sociale» con tutto il suo<br />

scenario <strong>di</strong> orrori, mentre si profilava il nuovo scenario delle privatizzazioni<br />

che avrebbe visto la liquidazione dell’IRI e delle<br />

gran<strong>di</strong> aziende <strong>di</strong> Stato.<br />

Vale la pena ricordare, a questo proposito, una lettera <strong>di</strong> Silvio<br />

Spaventa a<strong>gli</strong> elettori del Collegio <strong>di</strong> Bergamo, raccolta da Benedetto<br />

Croce ne<strong>gli</strong> scritti del grande statista protagonista del Risor-<br />

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