08.02.2015 Views

l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

l'istituto italiano per gli studi filosofici e gli studi di economia

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

misure adottate da questo monarca a Napoli nel primo quin<strong>di</strong>cennio<br />

del Cinquecento siano espressione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>fficile equilibrio tra il<br />

rispetto delle prerogative <strong>di</strong> autonomia e la necessità <strong>di</strong> consolidare<br />

il controllo sul sistema fiscale del regno, sulla sua vita economica e<br />

sulla sua macchina amministrativa, attraverso il ricorso a forme <strong>di</strong><br />

verifica esterne alle magistrature or<strong>di</strong>narie. La situazione <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssesto<br />

delle finanze pubbliche che si registra alla morte <strong>di</strong> Fer<strong>di</strong>nando il<br />

Cattolico e all’inizio del regno <strong>di</strong> Carlo V, testimonia il fallimento <strong>di</strong><br />

questo tentativo, ma segna anche la strada <strong>di</strong> quel consolidamento<br />

dei poteri or<strong>di</strong>nari delle magistrature fiscali che, accompagnato dal<br />

progressivo rafforzamento del ruolo politico del viceré, caratterizzerà<br />

il ventennio <strong>di</strong> governo <strong>di</strong> Pedro de Toledo, dal 1532 al 1553. Nel<br />

secondo capitolo, <strong>per</strong>tanto, si evidenzia come in questo <strong>per</strong>iodo sia<br />

da in<strong>di</strong>viduare nella presenza de<strong>gli</strong> ufficiali regi nella formazione dei<br />

catasti delle università, cioè nella fase <strong>di</strong> censimento della ricchezza<br />

delle comunità, il momento nel quale il potere centrale esprime una<br />

delle forme <strong>di</strong> controllo più forti sulla capacità contributiva delle<br />

università, all’interno della normale prassi dell’amministrazione<br />

della fiscalità.<br />

«La necessità <strong>di</strong> trovare nuove modalità <strong>di</strong> verifica della red<strong>di</strong>tività<br />

delle comunità si manifesta verso la fine del secolo, quando il<br />

circuito istituito tra la <strong>di</strong>stribuzione dei carichi fiscali delle università<br />

attraverso imposte sul patrimonio e la formazione dei catasti è messo<br />

in crisi dall’emergere <strong>di</strong> nuove forme <strong>di</strong> prelievo in<strong>di</strong>retto a livello<br />

locale. Vengono <strong>per</strong>tanto analizzate le interpretazioni avanzate <strong>per</strong><br />

spiegare il configurarsi <strong>di</strong> queste forme e le pressioni che si manifestano<br />

<strong>per</strong> un più <strong>di</strong>retto intervento del potere centrale all’interno<br />

delle comunità, inteso nel senso sia <strong>di</strong> un contenimento del potere<br />

baronale, sia <strong>di</strong> un riassetto delle finanze municipali. Il più deciso<br />

intervento registrato nel regno <strong>di</strong> Napoli nella seconda metà del Seicento<br />

<strong>per</strong> conseguire un reale controllo fiscale sulle province, <strong>per</strong><br />

recu<strong>per</strong>are vasti territori ad un regolare pagamento dei tributi e <strong>per</strong><br />

380

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!