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194 CAPITOLO 4. ANALISI E PREVISIONE DI SERIE STORICHE<br />

Queste sono alcune delle linee guida. Che fare ora, di fronte ad una serie storica: visualizzarla,<br />

meditarla, eventualmente tagliarla, identi…care e quanti…care trend e ripetizioni,<br />

estrapolare il trend e ricopiare le ripetizioni? Questa è una strada, tutt’altro che trascurabile.<br />

Però ce ne sono altre, che in sostanza sono l’automatizzazione di tutto questo in un<br />

singolo algoritmo (esclusa la fase di visualizzazione e meditazione ad occhio). Due grandi<br />

classi di algoritmi si propongono questo scopo: i modelli ARIMA e i metodi riassunti sotto<br />

il nome Holt-Winters. I modelli regressivi sono poi una variante degli ARIMA che permette<br />

di inglobare fattori esogeni. Questi algoritmi sono basati sull’idea di modello:<br />

si cerca un modello ricorsivo aderente ai dati, che ne cattura la struttura, e lo si usa<br />

per la previsione.<br />

I modelli ricorsivi hanno caratteristiche speci…che adatte a catturare trend e ripetizioni<br />

(periodicità, stagionalità), ma, ameno nel caso degli ARIMA, ache altri aspetti strutturali<br />

magari meno evidenti (forse però anche meno comuni nella realtà).<br />

Volendo poi ci sono altri metodi oltre ad ARIMA ecc., come quelli markoviani (che tratteremo<br />

in un capitolo successivo), quelli legati alle reti neurali ed altri ancora. Non li tratteremo<br />

qui. Iniziamo quindi questo capitolo studiando un po’di teoria degli ARIMA, di Holt-Winters<br />

dei metodi regressivi. Nello studio della teoria si vedrà che essa è ispirata alle idee esposte in<br />

questa introduzione. Poi nella sezione di esercizi sulle serie storiche metteremo in pratica sia<br />

la versione diretta della ricerca di trend e ripetizioni e loro uso per la predizione, sia i metodi<br />

automatici che l’implementano tramite equazioni ricorsive.<br />

4.1.1 Metodi elementari<br />

Concludiamo questa sezione introduttiva menzionando alcuni metodi davvero elementari per<br />

la previsione, sottolineando anche i loro limiti.<br />

Un metodo consiste semplicemente nel ripetere l’ultimo valore. Se la serie nota è x1; :::; xn,<br />

si prevede il prossimo valore ponendo (chiamiamo pn+1 la previsione)<br />

pn+1 = xn: (4.1)<br />

Un passo più elaborato è il metodo detto di media mobile: a due passi è<br />

pn+1 = xn + xn 1<br />

2<br />

e si generalizza in modo ovvio a più passi ( xn+xn 1+xn 2<br />

3 ecc.). Al limite ha anche senso la<br />

media complessiva:<br />

pn+1 = xn + xn 1 + ::: + x1<br />

n<br />

(4.2)<br />

Su questa si potrebbe fare un ragionamento a parte. Quando si hanno dei dati storici di una<br />

grandezza come il volume mensile di vendite di un prodotto, rappresentati dalla serie storica<br />

x1; :::; xn, si può ignorare la struttura temporale e considerare x1; :::; xn come un campione<br />

sperimentale estratto dalla v.a. X = “volume mensile di vendite di quel prodotto”. In senso<br />

stretto un campione dovrebbe avere proprietà di indipendenza delle componenti, in genere

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