25.12.2012 Views

Dispense

Dispense

Dispense

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

5.1. CATENE DI MARKOV 269<br />

la matrice di transizione è ricca di zeri, cioè ci sono poche frecce nel grafo, e se esse sono<br />

strutturate bene rispetto ad i, forse si fa prima col secondo metodo che col primo. Se invece<br />

si deve calcolare tutto p (n) , forse il primo metodo è più veloce. Vedremo vari esempi negli<br />

esercizi proposti (risolti).<br />

Esempio 98 Immaginiamo di voler costruire un automa che si comporti in modo simile ad<br />

un essere vivente “semplice”, o reativamente ad una serie “semplice”di sue azioni. Supponiamo<br />

che l’essere vivente possa trovarsi in 4 situazioni possibili, ad esempio, inerte, vigile ma<br />

fermo, in fuga, in azione di attacco. Supponiamo poi che, dopo numerose osservazioni del<br />

comportamento di questo essere, si possa dire quanto segue: se inerte, così resta un tempo<br />

arbitrario, dopo di che diventa vigile ma fermo; se vigile ma fermo, può tornare inerte, oppure<br />

mettersi in fuga oppure all’attacco; e dopo molte osservazioni si vede che nel 50% dei<br />

casi torna inerte, nel 20% si mette in fuga, nel restante 30% in attacco; se in fuga, torna<br />

fermo e vigile al termine della fuga; similmente, se in attacco, torna fermo e vigile al termine<br />

dell’attacco. Possiamo allora descrivere questo sistema con 4 stati: 1 = inerte, 2 = fermo<br />

vigile, 3 = in fuga, 4 = in attacco. Le frecce presenti, con le relative probabilità, sono<br />

La matrice di transizione è<br />

P =<br />

1 1 ! 2<br />

2 1=2<br />

! 1; 2 1=5<br />

! 3; 2 3=10<br />

! 4<br />

3 1 ! 2<br />

4 1 ! 2:<br />

0<br />

B<br />

@<br />

0 1 0 0<br />

1=2 0 1=5 3=10<br />

0 1 0 0<br />

0 1 0 0<br />

Ovviamente da qui a costruire un automa ce ne passa, ma è un inizio. Una catena di Markov<br />

è facile da simulare, quindi è facile generare moti causali una volta costruita la catena associata<br />

ad un problema. Nella descrizione ora data manca, rispetto alla realtà, un elemento<br />

fondamentale: il tempo trascorso in uno stato prima di e¤ettuare una transizione. Anche<br />

questo tempo sarà aleatorio. Ci sono due modi di introdurlo. Un primo modo consiste nel<br />

mettere anche le frecce che mandano uno stato in se stesso, con opportune probabilità:<br />

0<br />

1<br />

P =<br />

B<br />

@<br />

1<br />

2 (1 p2) p2<br />

1<br />

C<br />

A :<br />

p1 1 p1 0<br />

1<br />

5<br />

0<br />

(1 p2)<br />

0 1 p3 p3<br />

3<br />

10 (1<br />

0<br />

p2) C<br />

A<br />

0 1 p4 0 p4<br />

:<br />

Si sta immaginando che il tempo ora esista e la catena di Markov esegua un passo ogni<br />

intervallino t (di ampiezza da decidere). Ad esempio, dallo stato 1, con probabilità p1 si<br />

sposta nello stato 2 nel tempo t, altrimenti resta dov’è. Se p1 è piccolo, resterà per molto<br />

tempo nello stato 1, prima di e¤ettuare la transizione. Così, modulando i valori pi, si creano

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!