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Dispense

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24 CAPITOLO 1. ELEMENTI DI CALCOLO DELLE PROBABILITÀ<br />

che è n (n 1) (n k + 1). Ribadiamo questa idea, che consigliamo di ra¢ gurare con un<br />

disegno: 0 è suddiviso in x sottoinsiemi, le classi C, ciascuna fatta di k! elementi. Quindi<br />

ed allora<br />

x =<br />

La dimostrazione è completa.<br />

n (n 1) (n k + 1) = x k!<br />

n (n 1) (n k + 1)<br />

k!<br />

= n<br />

k :<br />

Esempio 14 Consideriamo le 2 n stringhe (x1; :::; xn) in cui ciascun simbolo xi può assumere<br />

solo i valori 0 ed 1. Chiediamoci: dato k n, quante di queste stringhe hanno k uni? La<br />

risposta è n<br />

k (quanti i sottoinsiemi di f1; :::; ng aventi cardinalità k).<br />

Esempio 15 Quante sono le commissioni di 5 membri che si possono formare partendo da<br />

15 persone? Quante i sottoinsiemi di f1; :::; 15g aventi cardinalità 5, quindi 15<br />

5 . E se 7 delle<br />

15 sono uomini, e la commissione si estrae a caso, che probabilità c’è che ci siano 3 uomini<br />

in commissione? La probabilità richiesta è jAj<br />

j j dove è l’insieme delle commissioni possibili<br />

mentre A quello delle commissioni con 3 uomini. Allora j j = 15<br />

5 . Per calcolare jAj si pensi<br />

ad un primo esperimento in cui si scelgono tre uomini tra i 7 seguito da un secondo in cui si<br />

scelgono 2 donne tra le 8. Nel primo esperimento ci sono 7<br />

3 risultati possibili; nel secondo<br />

. In conclusione,<br />

8<br />

2<br />

. Per il principio di enumerazione, jAj = 7<br />

3<br />

jAj<br />

j j =<br />

8<br />

2<br />

7 8<br />

3 2<br />

15<br />

5<br />

1.2 Variabili aleatorie e valori medi<br />

1.2.1 Introduzione<br />

Cosa sono le variabili aleatorie (abbreviato v.a. nel seguito)? La risposta a questa domanda<br />

è di gran lunga più so…sticata di molti altri elementi di teoria delle v.a. Quindi, per non<br />

partire subito con le cose più di¢ cili, adottiamo una tattica pragmatica: ci accontentiamo di<br />

sviluppare un’intuizione pratica di cosa sia una v.a., introduciamo alcuni oggetti matematici<br />

che la descrivono (densità, ecc.) e cominciamo così a fare calcoli e vedere l’utilità pratica del<br />

concetto. In un secondo momento torneremo sull’aspetto fondazionale e daremo la de…nizione<br />

rigorosa di v.a., che costituirà anche il collegamento tra questo nuovo concetto e quello di<br />

spazio probabilizzato introdotto nella prima lezione.<br />

L’idea intuitiva è semplice: chiamiamo v.a. ogni grandezza su cui non possiamo fare<br />

previsioni certe, ma di cui abbiamo informazioni probabilistiche nel senso speci…cato sotto<br />

col concetto di densità. Ad esempio, una v.a. è la durata della batteria di un portatile,<br />

il numero di esemplari di un certo prodotto che verranno richesti ad un negozio durante la<br />

prossima settimana, la quantità di tra¢ co su un ramo della rete internet nelle prossime ore,<br />

e così via.<br />

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