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Esercizi svolti di esame ed esonero - Dipartimento di Matematica

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Soluzioni<strong>Esercizi</strong>o 1. Notiamo intanto che <strong>di</strong>re che i due fattori L <strong>ed</strong> U sono contemporaneamentetriangolari e tri<strong>di</strong>agonali equivale a <strong>di</strong>re che per entrambe le matrici gli elementi non nullisono sulla <strong>di</strong>agonale principale e rispettivamente sulla sotto– o sopra–<strong>di</strong>agonale. Notiamoanche che si intende che la fattorizzazione LU possa essere compiuta senza scambio <strong>di</strong>righe, visto che in caso contrario la struttura tri<strong>di</strong>agonale della matrice verrebbe <strong>di</strong>strutta.Un modo semplice <strong>di</strong> risolvere l’esercizio é <strong>di</strong> notare che nella eliminazione <strong>di</strong> Gauss lavariabile j–esima va eliminata solo dalla equazione (j+1)–esima non comparendo nelle successive.Questo fa sí che la matrice L (che é costituita dai moltiplicatori) sia tri<strong>di</strong>agonale.D’altra parte, sostituendo ad una riga la sua combinazione lineare con righe prec<strong>ed</strong>enti <strong>di</strong>una matrice (supposta induttivamente) tri<strong>di</strong>agonale, non vengono mo<strong>di</strong>ficati gli elemential <strong>di</strong> sopra della sopra<strong>di</strong>agonale, che restano quin<strong>di</strong> nulli. Questo mostra che anche lamatrice U é tri<strong>di</strong>agonale.<strong>Esercizi</strong>o 2.b) Per una funzione g nella forma in<strong>di</strong>cata si ottiene:g ′ (x) = 1 + α ′ (x)f(x) + α(x)f ′ (x)e poiché in una ra<strong>di</strong>ce ¯x multipla si ha f(¯x) = f ′ (¯x) = 0, allora g ′ (¯x) = 1 e non épossibile trovare un intorno <strong>di</strong> ¯x in cui g sia una contrazione. Si puó notare che ilmetodo <strong>di</strong> Newton non rientra in questo quadro: infatti la funzione α(x) = −1/f ′ (x)non é limitata per x → ¯x se la ra<strong>di</strong>ce é multipla.<strong>Esercizi</strong>o 3.b) Si haω 3 (x) = (x 2 − 1/9)(x 2 − 1) = x 4 − 10 9 x2 + 1 9Per calcolare gli estremi del polinomio ω 3 si annulla la derivata:ω 3(x) ′ = 4x 3 − 20 (x9 x = 4x 2 − 5 )= 0.9Questo in<strong>di</strong>vidua i tre estremi x = 0, x = ± √ 5/3. Il massimo modulo si ottiene nelsecondo caso e valemax |ω 3(x)| = 16[−1,1] 81 .Piú <strong>di</strong>ficile é la maggiorazione <strong>di</strong> |f (4) (x)| che ha una espressione piuttosto complessa.Si puó <strong>di</strong>mostrare (in modo non del tutto ovvio) che il suo massimo modulo valef (4) (0) = 4! (quest’ultimo valore si puó anche ottenere dalla serie geometrica ch<strong>ed</strong>efinisce f(x) in [−1, 1]). Si ottiene finalmente la maggiorazione|f(x) − Π 3 (x)| ≤ 4! 164! 81 ≈ 0.198.<strong>Esercizi</strong>o 4.b) Il teorema <strong>di</strong> Polya si basa sulla possibilitá <strong>di</strong> approssimare uniformemente una funzionecontinua me<strong>di</strong>ante polinomi. Questo non accade per funzioni <strong>di</strong>scontinue.118

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