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Post/teca<br />

"Certo, dio ha creato l’universo, ma non ce l’avrebbe mai fatta<br />

senza i fascicoli De Agostini."<br />

— IL BLOG CHE SE LO<br />

fonte: http://<br />

imod.<br />

tumblr.<br />

com/<br />

--------------------------<br />

VEDI,<br />

POI MUORI:<br />

Il Creazionissimo<br />

"Sono fallimentare come scrittore. Scrivo i libri che finiscono nelle<br />

librerie esposte ad Ikea."<br />

— Le chiacchiere stanno<br />

a uno:<br />

quel que tu m ’ a dit<br />

fonte: http://<br />

imod.<br />

tumblr.<br />

com/<br />

fonte originaria: http://<br />

serena-<br />

gandhi.<br />

blogspot.<br />

com/<br />

------------------------------<br />

NON MI ROMPETE I COGLIONI<br />

Ci sono magnifiche storie su come vanno a finire le speculazioni intellettuali troppo<br />

intricate. Vecchio, stanco. Ossesionato dal sospetto di un oscuro malvolere altrui, Carlo<br />

Emilio Gadda ricevette un cartoncino d’invito della casa editrice Einaudi. Era una<br />

comunicazione anonima, spedita sulla base di un indirizzario standard, che ne sollecitava<br />

la presenza a non so quale insignificante dibattito sulla letteratura. Ma l’Ingegnere non<br />

poteva credere all’imparziale e cieca automaticità degli uffici di relazioni esterne. “Perchè<br />

hanno invitato proprio me?”, si chiedeva. “Non ci vado. Potrei incontrare Tizio , che mi<br />

vuole male,o Caio, che detesto.” Gli umori atrabiliari di Gadda erano imperscrutabili. Sottili<br />

e distruttive nevrosi traevano nutrimento dai misteri indicibili della vita quotidiana. “Ma se<br />

non ci vado - ragionava inquieto tra sé ne sé - noteranno la mia assenza. Penseranno a<br />

uno sgarbo”. Si macerava: “Gli invierò una missiva comunicando che sono malato”.<br />

Eppure: “Qualcuno potrebbe smentire la mia giustificazione, e ci farei la figura del<br />

maleducato, del bugiardo!”. Dopo una settimana di torture psicologiche, di ripensamenti, di<br />

colossali argomenti via via perfezionati ma alla fine respinti per qualche insopprimibile<br />

vizio logico, di scuse sempre più tortuose immaginate e accantonate con crescente<br />

disperazione, al colmo di una sofferenza ansiosa che gli levava ogni altro pensiero,<br />

l’Ingegnere afferrò carta e penna, preparò la busta indirizzata a Giulio Einaudi editore,<br />

proprio lui, via Umberto Biancamano 1, Torino, e scrisse il biglietto definitivo: “Non mi<br />

rompete i coglioni. Carlo Emilio Gadda”.<br />

Tratto da Il più mancino dei tiri di Edmondo Berselli (via TumbleRael)<br />

fonte: http://<br />

tumblr.<br />

eppol.<br />

net/<br />

page/6<br />

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