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Post/teca<br />

L' ebook svuota Barnes&Noble in vendita il libraio d'<br />

America<br />

Repubblica — 05 agosto 2010 pagina 33 sezione: CULTURA<br />

NEW YORK Nell' anno del Signore 2001, quello dopo cui nulla sarebbe stato più<br />

come prima, Nora Roberts, l' autrice di centinaia di lovestory, stracciò nella<br />

classifica dei libri più venduti quei mostri sacri di John Grisham e Stephen King. Il<br />

mondo dei libri viveva l' alba di una nuova era: l' eBook era ancora fantascienza ma<br />

il web più che realtà. E una compagnia di Seattle con la scommessa di vendere<br />

senza aprire un solo negozio, Amazon, aveva varcato la soglia di un miliardo di<br />

dollari di ricavi. Quasi la metà del giro d' affari del più grande rivenditore d' America<br />

e del pianeta: Barnes & Noble. Nove anni dopo la signora Roberts è ancora lì, nei<br />

piani alti della classifica, a rigiocarsela con King & Grisham. Ma quella che era la<br />

libreria più grande d' America discende le valli del business che aveva solcato con<br />

orgogliosa sicurezza: per mettersi in vendita. Il valore di Barnes & Noble è sceso<br />

sotto il miliardo: 950 milioni di dollari. E l' ex piccola compagnia di Internet oggi vale<br />

55 volte tanto: 55 miliardi di dollari. Ai numeri non si comanda per definizione:<br />

tantomeno ci sono mai riuscite le lettere. La fine di un mondo non è però la fine del<br />

mondo. Barnes & Noble prova a rinascere dalle sue ceneri. Saltando proprio sul<br />

carro del libro elettronico. Amazon dice che vende 143 eBook ogni cento libri di<br />

carta. E per competere in un mercato da 90 milioni di dollari, raddoppiato nel giro di<br />

un anno e destinato a salire dal 6 al 25 per cento entro il 2011, Barnes & Noble ha<br />

lanciato alla fine del 2009 Nook, il lettore rivale di Kindle. Ma la gara con Amazone<br />

Apple - appena scesa nell' arena, aspettando l' arrivo di Google - non si può fare<br />

con 40mila dipendenti e 720 negozi sul groppone. Quella che era una ricchezza è<br />

diventata un peso: nell' era del libro digitale gli stocks perdono valore. Perché se l'<br />

indice di lettura cresce, addirittura del 22 per cento negli Usa, il libro si compra ai<br />

super-supermarket come Walmart. Oppure da casa. Amazon ha abbassato il<br />

prezzo del nuovo Kindle (139 dollari, 10 in meno di Nook) perché così «le famiglie<br />

potranno comprare più apparecchi per uno stesso appartamento». Il paesaggio<br />

della battaglia è cambiato. Barnes & Noble è stata la prima catenaa puntare sui<br />

megastore. La prima a fare pubblicità in tv. La primaa scontarei bestseller appena<br />

usciti. La prima a ospitare i caffè (naturalmente Starbucks). E ora è la prima ad<br />

alzare bandiera bianca. Ma non tutto è perduto. Il presidente Leonard Riggio, l'<br />

italoamericano svernato nel Bronx con l' orgoglio delle radici che affondano tra<br />

Napoli e Sicilia, ha deciso di mettersi alla testa di un fondo per prelevare lui stesso<br />

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