01.06.2013 Views

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Post/teca<br />

dialettica con l'iniziativa pubblica, con i grandi teatri stabili.<br />

Superate le difficoltà inziali, Valli e i suoi divennero il simbolo dell'intelligenza<br />

istrionica. De Lullo si rivelava un grande regista; gli attori si muovevano tra stimolo<br />

e tradizione. La Compagnia affrontava i classici, ma cercava anche il nuovo e a volte<br />

l'inedito. Prendevano vita La bugiarda di Fabbri, e poi Testori, Bourdet, Patroni<br />

Griffi. Vent'anni esatti durò l'avventura. Quando si esaurì la spinta propulsiva, i<br />

«Giovani» si sciolsero. Ciascuno prese una strada nuova. Valli, pur in altri contesti,<br />

non tradì mai la sua cultura né il culto della parola, che in teatro è la prima<br />

componente dell'azione scenica, lo strumento insostituibile della ragione e del<br />

sentimento. Lo fece fino alla terribile notte dell'80, che lasciò sgomenti De Lullo, gli<br />

ex compagni, il Paese intero. La commozione fu enorme. Reggio Emilia, la città<br />

natale di Valli, gli dedicò subito il teatro Municipale. E poi? E poi, passando gli anni,<br />

più niente. Anche questo trentennale cade in una indifferenza appena scalfita da<br />

qualche blanda polemica di provincia.<br />

In tanta distrazione, l'unico guizzo affettuosamente memorialistico proviene da un<br />

giovane attore invaghitosi di Valli, della Falk e del loro mondo che, a ripensarlo<br />

oggi, appare quasi fiabesco. Con scelta un poco temeraria, Fabio Poggiali ha fondato<br />

una ditta teatrale che ha chiamato Compagnia dei Giovani, ha pubblicato da Bulzoni<br />

il saggio Sulle orme della Compagnia dei Giovani e adesso, sullo stesso argomento,<br />

ha realizzato per Raisat un film documentario. Se è un'ossessione, non possiamo<br />

non considerarla benefica. Se si tratta di eroismo culturale e sentimentale, siamo<br />

costretti a dire con Brecht, con amarezza: beati i popoli che non hanno bisogno di<br />

eroi. Vuol dire che sono ricchi di tutto, anche di memoria.<br />

fonte: http://<br />

www3.<br />

lastampa.<br />

it/<br />

cultura/<br />

sezioni/<br />

articolo/<br />

lstp/288622/<br />

------------------------<br />

31/07/2010 - IL LUTTO<br />

34<br />

Addio a Suso Cecchi<br />

d'Amico

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!