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Post/teca<br />

nucleare) e dell'Enea (Ente nazionale energie alternative).<br />

Ha lavorato più volte al Cern ed è stato l'ispiratore dell'esperimento di Alice (A Large Ion Collider<br />

Experiment), uno dei quattro grandi esperimenti che si svolgono con l'Lhc, il superacceleratore di<br />

particelle di Ginevra.<br />

Cabibbo ha ottenuto importanti risultati scientifici nel campo della fisica delle particelle studiando<br />

l'interazione debole e formulando, nel 1963, la teoria valida per i processi con cambiamento di<br />

stranezza, che contiene i cosiddetti "angoli di Cabibbo"; ha fornito così alcuni fondamentali<br />

elementi del Modello Standard delle particelle elementari.<br />

La gran parte delle particelle conosciute all'inizio degli anni Sessanta si comportava in maniera<br />

coerente con il formalismo sviluppato fino a quel tempo. Si trattava di quelle particelle costituite,<br />

ora diremmo, solo da quark up edown; il comportamento di altre particelle era, però, anomalo in<br />

rapporto alle leggi allora formulate. Oggi sappiamo che sono costituite anche da uno o più quark<br />

strange e possiedono perciò una proprietà fisica chiamata stranezza. Cabibbo ipotizzò che la forza<br />

nucleare debole agisse in maniera diversa su ciascuna particella solo in funzione della sua carica<br />

di stranezza, e introdusse una costante ora nota come angolo di Cabibbo. Sfruttando anche la<br />

spiegazione proposta da Cabibbo, Gell-Mann ipotizzò l'esistenza dei quark, particelle subatomiche<br />

che costituiscono mesoni e adroni e previde che potessero presentarsi in tre differenti colori - e tre<br />

anticolori - e in differenti sapori. Il modello a quark fu immediatamente sfruttato per proporre<br />

l'esistenza di un quarto quark (il charm).<br />

Nel 1974 il modello inizialmente proposto da Cabibbo fu ampliato da Makoto Kobayashi e<br />

Toshihide Maskawa, che mostrarono come nelle interazioni deboli occorrano tre famiglie di quark.<br />

Questa proposta, basata sulla cosiddetta matrice di Ckm (acronimo con le iniziali di Cabibbo,<br />

Kobayashi, Maskawa) ha portato a prevedere l'esistenza di sei quark rispetto ai quattro allora noti,<br />

con l'aggiunta dei quark top ebottom, che poi furono effettivamente scoperti con gli esperimenti.<br />

Nel 2008 Kobayashi e Maskawa hanno ricevuto il premio Nobel per la fisica, proprio per questa<br />

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