01.06.2013 Views

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Post/teca<br />

La conoscenza sempre maggiore del nostro cervello e i modelli disegnati al<br />

computer potrebbero pian piano svelarci come sia possibile che quella roba<br />

spugnosa nel nostro cranio crei la nostra coscienza di esseri umani. In particolare,<br />

è osservando le conseguenze della morte di piccoli frammenti di cervello che i<br />

biologi stanno cercando di comprendere come funzioni: depressione, schizofrenia e<br />

autismo sono malattie che derivano dalla distruzione di piccole parti del cervello, e<br />

studiarle potrebbe portarci a comprendere il nostro funzionamento. Ci vorranno<br />

forse cent’anni, ma è molto probabile che durante il viaggio si riescano a scoprire<br />

diverse cose interessanti.<br />

Non sappiamo di cosa sia composta la maggior parte dell’universo<br />

L’universo è in buona parte formato da qualcosa che non riusciamo a comprendere.<br />

Secondo la nostra concezione delle cose, le galassie girano troppo velocemente<br />

per riuscire a tenere aggregate le stelle di cui sono composte. Ma, dato che quelle<br />

galassie compatte lo sono, significa che deve esistere qualcosa di extra<br />

gravitazionale che le tiene al loro posto. Gli scienziati chiamano questo qualcosa<br />

materia oscura,<br />

che dovrebbe formare circa un quarto della massa dell’universo. I<br />

restanti tre quarti sono formati invece daenergia oscura,<br />

che spinge l’espansione<br />

dell’universo. Riguardo alla materia oscura, gli scienziati sono ancora parecchio<br />

confusi: sanno quali sono i suoi effetti, ma non sanno né da dove venga né di cosa<br />

sia composta: è quindi necessario che la materia oscura preveda l’esistenza di<br />

particelle che non abbiamo ancora scoperto, ed è questo l’obiettivo a cui sta<br />

puntando il Large Hadron Collider di Ginevra. Riguardo all’energia oscura, gli<br />

scienziati sono messi peggio ancora: si sa solo che non arriva né da particelle<br />

sconosciute né dallo spazio che c’è tra di loro.<br />

Potremmo essere vicini al comprendere la massa<br />

L’eccitazione dei fisici del Large Hadron Collider al Cern di Ginevra è legata alla<br />

possibilità di scoprire il bosone di Higgs — chiamato anche particella di Dio —<br />

l’unica prova che ci manca per dimostrare una delle migliori teorie sulla fisica delle<br />

particelle. Ilbosone di Higgs dovrebbe infatti esercitare una forza su certi tipe di<br />

particelle, in modo che queste diventino massa, la proprietà della materia che<br />

risponde alla gravità e alle altre forze esterne. Quello che succederà al Cern è<br />

fondamentale: se il bosone venisse scoperto la teoria verrebbe confermata, ma se<br />

questo non dovesse accadere metterebbe in dubbio una buona fetta delle<br />

convinzioni della scienza.<br />

Preparatevi agli alieni<br />

È sempre più probabile che la nostra generazione sia quella che scoprirà la vita su<br />

un altro pianeta. Certo, non forme di vita intelligente ma microbi, e scusate se è<br />

poco. Con la tecnologia che avanza sempre più velocemente, ogni anno si<br />

244

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!