01.06.2013 Views

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Post/teca<br />

porta Franzen su Time<br />

Great American Novelist. Un grande autore americano. Non capita a tutti di finire sulla copertina di<br />

Time, soprattutto se si scrivono libri e si è ancora vivi. Ma l'attesa per il nuovo, grande affresco<br />

americano di Jonathan Franzen è tale che la scelta del magazine, negli Stati Uniti, non sorprende<br />

nessuno. Tanto che il produttore Scott Rudin ne ha già acquistato i diritti per cinema e tv.<br />

Freedom<br />

Salito alla ribalta nazionale nel 2001 con un autentico capolavoro, Le correzioni (National Book<br />

Award) Franzen, 51 anni da festeggiare fra due giorni, si è poi rifugiato in una serie di contributi,<br />

articoli, saggi. Neppure le pressioni dell'editore lo hanno convinto a scrivere un nuovo romanzo,<br />

iniziato e poi abbandonato varie volte fino alla drammatica morte del suo carissimo amico David<br />

Foster Wallace, anch'egli geniale autore (il suo Infinite Jest venne inserito da Time fra i migliori 100<br />

romanzi in linguia inglese del XX secolo).<br />

Da qui, dalla rabbia e dal dolore per il suicidio di Foster Wallace, Franzen avrebbe tratto la forza<br />

per scrivere le 589 pagine di Freedom. E chi ha potuto leggerle non ha dubbi: è un testo, scrive<br />

Lev Grossman di Time, che ha "una straordinaria forza e ricchezza"; è l' "opera di un genio<br />

assoluto", fa eco Sam Anderson sul New York Magazine; potrebbe dividere ancora una volta critica<br />

e pubblico, azzarda Catherine Lacey su BlackBook, ma questa volta c'è "il potenziale per<br />

conquistare almeno alcuni di coloro che lo hanno evitato in passato".<br />

La trama<br />

Se nelle Correzioni il lettore era catapultato in casa Lambert, e di capitolo in capitolo assorbiva<br />

nevrosi, paure e speranze di Enid e Alfred e dei loro tre figli, questa volta il romanzo segue la vita<br />

di Patty Berglund, un'ex campionessa di basket al college, oggi moglie di Walter, dipendente di una<br />

grande azienda.<br />

Lei, racconta Akan Cheuse sulla National Public Radio, è "una specie di Emma Bovary del<br />

Minnesota, che soffre di depressione profonda e dell'attrazione mai corrisposta per un amico di<br />

college del marito, Rick Katz, che nel frattempo è diventato un rocker di successo". Il figlio, Joey, è<br />

affascinato dalla vita dei vicina di casa - una delle ossessioni tipiche della middle class americana -<br />

e allaccia con loro rapporti sempre più stretti, fino a tessere una relazione con la loro figlia<br />

adolescente. Quasi inspiegabile per una coppia di 'progressisti' democratici, visto che i vicini<br />

incarnano lo stereotipo del repubblicano conservatore.<br />

Deviazioni stilistiche<br />

Fatto inusuale, rispetto alle abitudini stilistiche di Franzen, è la svolta impressa al romanzo che<br />

passa da una narrazione in terza persona ad una in prima persona, con Patty che comincia a<br />

scrivere la sua autobiografia: un romanzo nel romanzo che porta Franzen a misurarsi con un io<br />

narrante al femminile prima del ritorno alla narrazione in terza persona. C'è, come nelle Correzioni,<br />

la descrizione impietosa della lotta interna alla famiglia Berglund, dove le insicurezze degli uni<br />

vengono imougnate dagli altri come armi; c'è il senso di solitudine profonda, di dolore che traspira<br />

all'improvviso in un contesto apparentemente invidiabile ed in linea con 'il sogno americano'. Forse<br />

anche troppo, dice qualcuno, perché "ogni sguardo sembra coperto da leggera patina di disprezzo.<br />

172

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!