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Post/teca<br />

l'elíte intellettuale che interpretò la Torah. La dispersione del popolo ebraico provocò un processo<br />

eclettico di codificazione di concetti religiosi nella Mishna e nel Talmud rappresentando tutte le<br />

correnti dell'ebraismo. Insieme a Neusner, Grözinger nega una particolare influenza dei Farisei in<br />

questo processo - convinzione errata sostenuta dai teologi cristiani fino a tempi recenti.<br />

Il quinto periodo è chiamato ebraismo filosofico, il cui inizio è identificato con Saadia Gaon (882-<br />

942). Antichi concetti rabbinici furono messi in discussione dal razionalismo della filosofia grecoaraba<br />

prevalente nella Baghdad degli Abbasidi e in seguito nella Cordoba degli Omayyadi e nel<br />

Cairo Fatimida. Questa apertura al razionalismo greco-arabo ha permesso ai concetti aristotelici e<br />

neoplatonici di permeare la teologia ebraica di nuove immagini di Dio, degli uomini e delle<br />

cosmologie. Questo approccio razionale è proseguito con i protagonisti dell'influenza aristotelica,<br />

Avraham Ibn Da'ud e Moses Maimonides. Tuttavia, la vera sorpresa è che Grözinger attribuisce<br />

eguale importanza alle influenze neoplatoniche all'interno del pensiero ebraico medievale. Tra i<br />

protagonisti affrontati da Grözinger figurano Isaac ben Salomon Yisraeli (855-955/6), Salomon Ibn<br />

Gevirol (circa 1021-1058), Shem Tov Ibn Josef Falaqera (circa 1225-ca. 1295). Alla fine Grözinger<br />

affronta Jehuda Abravanel (1460-1523) conosciuto in Italia come Leone Ebreo, con i suoi Dialoghi<br />

d'amore.<br />

Contrariamente a Colette Sirat, Grözinger lo valuta non come un dialogo di filosofia profana ma<br />

come un trattato ebraico neoplatonico.<br />

I primi cinque periodi vengono trattati nel primo volume di Grözinger. Il sesto periodo affronta la<br />

reazione al nuovo approccio razionalistico dell'ebraismo. È denominato ebraismo esoterico-mistico<br />

nel quale la Cabala e il Chassidismo (pietismo ebraico) poterono svilupparsi e prosperare.<br />

L'intero secondo volume di Grözinger è dedicato al misticismo ebraico dai primi inizi della Cabala<br />

(prima del ix secolo) seguiti dal Sefer Jezira,attraverso Sefer Bahir e Sefer Zohar fino alla<br />

comparsa del Chassidismo nel XVIii secolo. La Cabala si può far risalire al 1150 quando un misto<br />

di elementi mitici gnostici e di filosofia medievale divenne teologia esoterica e misticismo. L'ampia<br />

trattazione di questo tema è giustificata dai commenti di Grözinger secondo il quale, oltre alla<br />

normale "osservanza e pietà", tutti i periodi attraversati dall'ebraismo sono stati testimoni della<br />

spinta verso il contatto diretto con la divinità. Grözinger cita qui, tra gli altri, la definizione di<br />

misticismo di Tommaso d'Aquino, cognitio dei experimentalis, che non è solo intesa come<br />

desiderio di unio mystica con Dio. Per Grözinger è egualmente importante includere sia<br />

l'esperienza ebraica raccolta nel tentativo di raggiungere la vicinanza divina, che le diverse<br />

espressioni che hanno articolato questa esperienza nei diversi periodi. Il giudizio di Grözinger sulla<br />

Cabala e sul Chassidismo è particolarmente valido e considerevolmente equilibrato tenendo conto<br />

del fatto che questi sono i suoi campi preferiti di studio. Questi argomenti suscitano molta<br />

attenzione da parte degli studiosi contemporanei.<br />

Inoltre, nel trattare la Cabala egli pone il padre della ricerca moderna sulla Cabala, Gershom<br />

Sholem, come il "patrono del suo libro", per dirla con le parole di Thomas Mayer.<br />

Sholem, che era radicato pienamente nella tradizione filologica tedesca compì uno sforzo enorme<br />

per razionalizzare il pensiero mistico nella Cabala; come già disse Amleto "c'è del metodo in<br />

questa follia". Gli allievi di Sholem, Josef Dan e Moshe Idel non rimasero sempre fedeli agli<br />

insegnamenti del loro maestro, ma esposero le molte facce del pensiero mistico a discapito di una<br />

Cabala troppo razionalizzata. L'impresa di Grözinger è stata di integrare entrambe le tendenze.<br />

Nel suo secondo volume egli ha illustrato un lavoro chiave molto lucido che sta già diventando il<br />

testo base per gli studiosi di misticismo ebraico. La svolta del Chassidismo ebbe inizio nell'Europa<br />

dell'Est dove vennero utilizzate nuove interpretazioni riguardo alla comunicazione con Dio, il<br />

credente e l'intermediario, lo Zaddik (il giusto). Il Chassidismo è un movimento religioso ancora<br />

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