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Post/teca<br />

avrete superato le illusioni della cosiddetta civiltà moderna, non avrete più<br />

bisogno di noi. Ma adesso, la maggior parte del mondo è addormentata. In un<br />

fottuto stato comatoso! Siamo qui per farvi aprire gli occhi!».<br />

Naturalmente, il giornalista gli chiese quali cambiamenti una persona appena<br />

uscita dal torpore dovesse apportare al proprio stile di vita.<br />

«Tanto per cominciare, smettere di fare figli. Non ci sono scuse. Ogni essere<br />

umano che si aggiunge sottrae un altro po’ di linfa vitale al futuro. Credete di<br />

poter salvare il pianeta comprando carta igienica riciclata o dando denaro in<br />

beneficenza? Scordatevelo! L’unico modo efficace in cui potrete contribuire a<br />

cambiare le cose è smettere di procreare. Non aggiungere altri parassiti al<br />

nugolo!».<br />

Anche se l’intervista proseguiva, a sua moglie non interessò continuare la<br />

lettura. Richiuse la rivista e distolse lo sguardo rivolgendolo verso il marito.<br />

Lui era un uomo grasso, di mezz’età e un ciarlatano, e si chiese se questo, in<br />

retrospettiva, si sarebbe rivelato il momento della fine del suo matrimonio. La<br />

moglie aprì la bocca per parlare: questa volta sarebbero state le sue parole,<br />

non quelle di lui. Ma prima che avesse il tempo di cominciare, la porta si<br />

spalancò e la loro bambina piombò dentro, il moccio al naso, tenendo il<br />

soffice dinosauro rosa stretto contro la maglia del pigiama.<br />

«Ho fatto un incubo», si lamentò la bambina.<br />

Lui se la mise in grembo e la consolò. La figlia sprofondò il viso assonnato nel<br />

suo petto, imbrattandogli di moccolo il maglione. Il padre le mormorò alcune<br />

rassicurazioni senza senso chino sulla sua testa, baciandole i capelli<br />

profumati. La moglie lo cinse con un braccio. Stava ridendo. Il loro<br />

matrimonio non sarebbe finito quella notte. Ma quello che non riuscì a dirle<br />

gli si gonfiò dentro, spandendosi come gas, finché le costole e lo stomaco non<br />

cominciarono a fargli male come se stessero per esplodere. Era una<br />

sensazione intensa quanto l’amore che provava per la figlia - la convinzione<br />

che questa piccola creatura bisognosa non avrebbe mai dovuto essere messa<br />

al mondo e che lui aveva avuto ragione, parecchi anni prima, un profeta della<br />

verità, e che il mondo stesse andando incontro alla catastrofe se nessuno<br />

ascoltava, e naturalmente nessuno ascoltava, e che la sua band si stesse<br />

allontanando, lasciandolo da solo con il suono della sua voce, niente musica,<br />

solo parole aspre, sgradevoli e vere.<br />

«Va tutto bene adesso», sussurrò, aspirando alcune ciocche di capelli della<br />

figlia dentro la bocca. «Va tutto bene».<br />

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