01.06.2013 Views

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

postteca201008 (PDF - 3.8 Mb) - Girodivite

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Post/teca<br />

delle sue bordate (si sa che il Migliore non eccelleva in finezza): «Ancora un passo,<br />

caro Mila, e vi troverete in compagnia di Benedetto Croce, a giudicare il marxismo<br />

coi criteri razzistici di Adolfo Hitler». Pacato ma fermissimo, il musicologo spiegava<br />

di essersi comportato come chi cerca di salvare un amico che vedeva correre alla sua<br />

rovina.<br />

Ma il «caso Mila» è quello che scoppia con un articolo in favore della pena di morte<br />

sulla Stampadell'11 febbraio 1981. I neofascisti del Msi avevano avviato una raccolta<br />

di firme per la pena capitale. «Naturalmente non firmo la petizione dei missini -<br />

scriveva Mila -. Ma mi dispiace che una causa tanto giusta venga lasciata a loro». Ne<br />

nasce un putiferio: gli rispondono fra gli altri Calvino, Eco, Sciascia, Valiani,<br />

Arbasino, Bocca. Lui replica che ricusare la pena capitale «è l'ultimo patetico sforzo<br />

per salvare l'Assoluto». Cita il processo di Norimberga: «Vogliamo deplorare<br />

l'"omicidio legale" dei grandi gerarchi nazisti?». In realtà bisogna leggere quel duro<br />

pronunciamento all'interno dell'insofferenza che Mila provava per le ipocrisie<br />

politiche di ogni sorta, per cui ci si stracciava le vesti di fronte all'imbarbarimento<br />

della criminalità, ma non si faceva granché per combatterla se non sventolare<br />

vecchie bandiere.<br />

Personaggio complesso. La chiave che forse tiene insieme il musicologo che nel 1935<br />

si batte per il jazz, l'alpinista che cerca se stesso sulle montagne e lo scrittore civile<br />

che vede nel Pci «i nuovi piagnoni», ma per difenderli si dice disposto a fare l'utile<br />

idiota, è quella della sfida, per essere se stessi e per costruire l'Italia. In questo senso<br />

in un'intervista poco prima della morte mi disse che il vanto della sua vita era<br />

l'esperienza da partigiano.<br />

fonte: http://<br />

www3.<br />

lastampa.<br />

it/<br />

cultura/<br />

sezioni/<br />

articolo/<br />

lstp/298292/<br />

---------------------<br />

08/08/2010 - IL CASO<br />

144<br />

La vera storia dei bronzi di<br />

Riace

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!