Supplemento n. 1 - Regione Autonoma Trentino Alto Adige
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<strong>Supplemento</strong> n. 1 al B.U. n. 2/I-II del 08/01/2013 / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom 08/01/2013 Nr. 2/I-II 284<br />
La revisione e lo sviluppo dei programmi di corso sono stati effettuati a seguito della necessità di<br />
assicurare la validità nazionale dei titoli rilasciati in esito ai percorsi formativi triennali (qualifica<br />
professionale) sulla base del raccordo del sistema di formazione professionale provinciale con il<br />
Repertorio nazionale dell’offerta di istruzione e formazione professionale istituito con l’Accordo in<br />
Conferenza Stato-Regioni del 27 luglio 2011 poi recepito con Decreto del Ministro dell’istruzione,<br />
dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, dell’11<br />
novembre 2011.<br />
Nello specifico, due sono le figure professionali nazionali (Operatore agricolo e Operatore alla<br />
trasformazione agro-alimentare) che rappresentano il nuovo standard formativo minimo di riferimento<br />
per i percorsi di qualifica della formazione professionale agricola, forestale e di economia domestica.<br />
Per l’Operatore ai servizi di economia domestica la revisione e lo sviluppo dei programmi di corso è<br />
stata effettuata in funzione della richiesta di riconoscimento nazionale che la Provincia di Bolzano ha<br />
presentato al Coordinamento delle Regioni nel 2011.<br />
Considerato che, a livello provinciale, le figure del Repertorio nazionale possono essere ulteriormente<br />
declinate in profili rispetto alle specificità territoriali del mercato del lavoro, sono state assunte quale<br />
standard le competenze tecnico-professionali adottate dal sistema Paese e declinate sulla base delle<br />
specificità del contesto produttivo e formativo dell’<strong>Alto</strong> <strong>Adige</strong>. La declinazione provinciale degli standard<br />
è avvenuta anche in raccordo con i fabbisogni espressi dal territorio, messi in luce dalla specifica<br />
indagine effettuata nel 2011-2012 (indagine a cura di ERNST & YOUNG per conto della Ripartizione<br />
20), e nell’ottica di assicurare ai profili di competenza un’adeguata qualificazione rispetto ai temi della<br />
sicurezza, della qualità e della sostenibilità.<br />
L’iter e la metodologia di lavoro hanno considerato:<br />
1. per quanto riguarda il quadro provinciale,<br />
le indicazioni provinciali per al definizione dei curricoli dell’istruzione e formazione<br />
professionale (delibera della Giunta provinciale del 16. luglio 2012, n. 1095);<br />
la necessità di declinare per competenze, abilità e conoscenze essenziali il curricolo formativo;<br />
gli aspetti di caratterizzazione degli attuali programmi di corso delle diverse Scuole;<br />
i fabbisogni espressi dal territorio anche secondo un’ottica di anticipazione della domanda<br />
formativa sul medio-lungo periodo;<br />
l’attenzione ai temi della sicurezza, qualità e sostenibilità;<br />
2. per quanto riguarda il quadro nazionale,<br />
le finalità generali dei percorsi di formazione professionale espressi dal Profilo educativo,<br />
culturale e professionale dello studente a conclusione del terzo anno, di cui al D.gls. n. 226 del<br />
2005;<br />
le indicazioni nazionali per l’adempimento dell’obbligo di istruzione di cui al DM n. 139/2007;<br />
i nuovi standard formativi minimi nazionali delle competenze tecnico-professionali<br />
caratterizzanti le figure professionali e delle competenze di base del terzo anno, per le aree<br />
linguistica, matematico, scientifico e tecnologica, storico-socio-economica;<br />
l’impianto metodologico-costruttivo adottato a livello nazionale per l’individuazione, costruzione<br />
e declinazione dei risultati di apprendimento (competenze, abilità e conoscenze);<br />
3. per quanto riguarda il quadro europeo,<br />
le competenze chiave per l’apprendimento permanente di cui alla Raccomandazione del<br />
Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006;<br />
i profili dei risultati di apprendimento correlati al livello 3 del Quadro Europeo delle<br />
Qualificazioni (QEQ/EQF) di cui alla Raccomandazione del Parlamento Europeo e del<br />
Consiglio del 23 aprile 2008.<br />
L’attività di elaborazione dei nuovi riferimenti provinciali ha visto:<br />
la declinazione del profilo provinciale delle figure professionali da parte della Ripartizione,<br />
coadiuvata da alcuni operatori ed esperti di settore;<br />
l’individuazione e l’elaborazione dei risultati di apprendimento (competenze, abilità e conoscenze<br />
essenziali) delle varie materie di insegnamento attraverso specifici gruppi di lavoro, composti da<br />
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