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Supplemento n. 1 - Regione Autonoma Trentino Alto Adige

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<strong>Supplemento</strong> n. 1 al B.U. n. 2/I-II del 08/01/2013 / Beiblatt Nr. 1 zum Amtsblatt vom 08/01/2013 Nr. 2/I-II 285<br />

<br />

docenti di varie Scuole individuati dalla conferenza dei Direttori e supportati metodologicamente<br />

dalla Ripartizione;<br />

una rilettura in chiave strategica dei prodotti dei vari gruppi di lavoro nell’ottica di disporre di quadri<br />

di riferimento adeguati, da un lato, per costituire l’ordinamento provinciale e, dall’altro, per guidare<br />

l’azione progettuale e didattica dei docenti.<br />

L’elaborazione dei nuovi riferimenti provinciali per quanto riguarda i risultati di apprendimento in esito ai<br />

percorsi formativi (l’Ordinamento della formazione professionale agricola, forestale e dell’economia<br />

domestica) è stata guidata dalle seguenti scelte:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

articolazione dell’ordinamento per Aree di apprendimento, come impianto che:<br />

o risponde alla necessità di integrare funzionalmente l’Obbligo di istruzione (Assi culturali del<br />

biennio) e la fisionomia/organizzazione degli standard minimi nazionali di base (linguistici,<br />

matematico, scientifici e tecnologici, storico-socio-economici) mutuata dai profili più<br />

generali delle competenze chiave europee;<br />

o favorisce il processo di certificazione degli apprendimenti in esito all’Obbligo di istruzione;<br />

o supera la tradizionale configurazione dei percorsi che separa l’area “culturale” da quella<br />

“professionale” e che ovvia alle criticità di un impianto formativo poco coerente con il<br />

contesto lavorativo, oggi sempre più pervaso da core professionali e di qualificazione che<br />

vedono sempre più integrate e indistinte le due dimensioni;<br />

o configura un ordinamento provinciale più organico, chiaro e leggibile da parte sia del<br />

mondo del lavoro sia dell’utenza nonché più funzionale nell’ottica della certificazione delle<br />

competenze secondo le caratteristiche dello specifico sistema nazionale in corso di<br />

approvazione da parte dello Stato, delle Regioni e delle Province autonome.<br />

individuazione, sulla base dei risultati di apprendimento prodotti per ogni insegnamento dai vari<br />

gruppi di lavoro, di meta-contenitori (le aree di apprendimento) in grado di tracciare profili più<br />

generali di qualificazione;<br />

calibratura dei profili di qualificazione funzionale ad assicurare:<br />

o un’adeguata stabilità temporale dell’ordinamento provinciale, individuando nei programmi<br />

di corso delle Scuole il luogo e lo strumento di autonoma manutenzione/armonizzazione<br />

sistematica della programmazione didattica a seguito del variare del fabbisogno iniziale di<br />

riferimento per specifiche richieste di qualificazione che il territorio può esprimere e che,<br />

per tipologia ed entità, possono trovare un’adeguata risposta a questo livello e non<br />

necessariamente attraverso azioni di revisione dell’ordinamento;<br />

o un adeguato raccordo tra le qualificazioni richieste per un inserimento proficuo nel lavoro,<br />

l’effettiva formabilità e qualità in esito degli stessi;<br />

esplicitazione, per ogni profilo di qualificazione, dei nuclei (conoscenze, abilità, competenze) dei<br />

risultati di apprendimento fondanti e imprescindibili che costituiscono il riferimento prescrittivo per<br />

l’elaborazione dei singoli programmi di corso da parte delle Scuole;<br />

organizzazione dei profili di qualificazione dell’ordinamento provinciale sulla base del modello “2<br />

+1” (Biennio + Terzo anno), identificando nelle Scuole il luogo privilegiato per definire sia i traguardi<br />

formativi in esito al primo e al secondo anno sia i contenuti delle attività, sulla base di una<br />

progettazione didattica, anche personalizzata, organizzata e calibrata su tempi adeguati per<br />

accogliere, sostenere e accompagnare lo studente nella riorganizzazione delle proprie conoscenze<br />

di base, competenze ed esperienze acquisite, nel rafforzare le attitudini e le vocazioni, per far<br />

fronte a necessità e fabbisogni educativi sempre più diffusi tra gli studenti in questo delicato<br />

segmento del percorso formativo;<br />

<br />

messa a disposizione delle Scuole dei risultati di apprendimento prodotti per ogni insegnamento<br />

dai vari gruppi di lavoro come declinazioni orientative/indicative (non prescrittive) più specifiche dei<br />

profili generali di qualificazione, al fine di un loro arricchimento in base alla propria storia e identità,<br />

al collegamento col territorio, alle proprie eccellenze e alle professionalità presenti nel corpo<br />

docente, alle specifiche fisionomie e fabbisogni educativi degli studenti frequentanti.<br />

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