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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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DAI VISCONTI ALLA FINE DEGLI SFORZA 101<br />

Questi si <strong>di</strong>stribuirono da prima per le ville della Castellanza <strong>di</strong><br />

Baradello, e per le pievi <strong>di</strong> Zezio, Fino, ed <strong>Uggiate</strong>, alle quali riuscirono<br />

nocevolissimi non meno per li foraggi, e legna, <strong>di</strong> cui si dovettero fornire,<br />

che per la loro in<strong>di</strong>sciplinatezza, onde fece <strong>di</strong> mestieri richiamarli in<br />

città, e <strong>di</strong>stribuirli per le osterie…». 7 Alle pievi era stato riconosciuto il<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> richiedere il rimborso alle pievi lacuali, per la cui <strong>di</strong>fesa quella<br />

soldatesca era stata mandata; ma non si sa se ebbero sod<strong>di</strong>sfazione.<br />

Nel 1437, quando alle medesime pievi si chiese un contingente <strong>di</strong><br />

uomini d’arme da mandare a Ghiara d’Adda, il Consiglio Generale <strong>di</strong><br />

Como, per non sottrarre braccia alla campagna, preferì «monetizzare» il<br />

contributo in 180 fiorini. 8 All’orizzonte però non spuntava l’arcobaleno<br />

della pace. Il duca continuava a chiedere prestiti in denaro, oltre a<br />

prestazioni <strong>di</strong> uomini o <strong>di</strong> sussi<strong>di</strong> alle armate. Le solite tre pievi inferiori<br />

furono caricate questa volta <strong>di</strong> un decimo dei 1.500 fiorini chiesti dal<br />

duca (anziché 4.000 come richiesto in un primo tempo, grazie<br />

all’intervento del vescovo Gerardo Landriani, che era peraltro consigliere<br />

del Ducal Consiglio Segreto). 9 Contingenze <strong>di</strong> questo genere suggerirono<br />

anche un aggiornamento dell’estimo. Così nel 1439 si compilarono i registri<br />

dei contribuenti <strong>di</strong> Como, tuttora conservati, che ci danno un interessante<br />

quadro sociologico della popolazione urbana. 10<br />

I fatti <strong>di</strong> guerra, le carestie e pestilenze (ve ne fu una grave nel 1431<br />

ed ancora nel 1438), 11 l’insopportabile carico fiscale in quei primi<br />

decenni del secolo XV avevano o decimato la popolazione o indotto<br />

molti a fuggire dalle pievi collinari. Perciò alcune richieste <strong>di</strong><br />

attenuazione dei carichi fiscali avevano lo scopo <strong>di</strong> trattenere braccia da<br />

lavoro nella campagna, che forniva gli alimenti alla città. Per rimpolpare<br />

la popolazione rurale nelle tre pievi attorno a Como già nel 1413 ed<br />

ancora nel 1421 si era cercato <strong>di</strong> incoraggiare il ritorno dei fuggitivi<br />

ovvero l’emigrazione dalla Val Chiavenna e dall’Alto Lago, concedendo<br />

l’immunità fiscale per cinque anni: 12 la regione montana costituiva allora<br />

un serbatoio <strong>di</strong> sane risorse umane e aveva un numero <strong>di</strong> abitanti<br />

generalmente assai superiore a quello delle pievi forensi.<br />

Così continuarono ad arrivare nelle colline dell’area comasca e del<br />

Mendrisiotto famiglie, che si sono poi ra<strong>di</strong>cate nella zona. Ne citiamo<br />

qualche esempio, desunto spulciando a caso tra le righe <strong>di</strong> atti notarili,<br />

che non sono circoscritti ai decenni <strong>di</strong> cui stiamo trattando, ma spaziano<br />

sull’arco dei secoli XIV-XV-XVI.

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