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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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ASPETTI DELLA VITA LOCALE IN ETÀ VISCONTEA E SFORZESCA 133<br />

commettimo che debiate voy nomine Camere (= a nome della Camera)<br />

pigliare tanti de li beni de esso Marcho seu de Aloysio herede suo, et<br />

venderli voy, in modo che la prefata Camera sia integramente satisfacta<br />

de presente perché più non s’habia cagione <strong>di</strong> replicare tante libre. Per<br />

questo com’è facto. Datum Me<strong>di</strong>olani <strong>di</strong>e XV octobris 1473». Firmato:<br />

Magister ducalium intratarum, Gabriel.<br />

Era il «ministro delle finanze» in persona. A scanso <strong>di</strong> ogni dubbio sul<br />

contenuto del primo <strong>di</strong>spaccio camerale, per rassicurare gli eventuali<br />

compratori, in una seconda lettera si riba<strong>di</strong>va in modo ancor più esplicito<br />

l’in<strong>di</strong>rizzo per la trattazione della pratica e la procedura per venirne fuori:<br />

«Egregie tamquam frater carissime, per satisfare ala richesta vostra<br />

de la secureza che pure <strong>di</strong>manda chi debbe impaziarse ad comprare <strong>di</strong><br />

beni del quondam Marcho Lambertengo per poter satisfare al debito<br />

ch’ello havea con la Camera ducale tam pro pedagio quam pro vino<br />

forensi anni preteriti (= tanto per il pedaggio quanto per il vino forestiero<br />

dell’anno passato) per la qualcosa <strong>di</strong>ceti restare anchora libre octocento<br />

imperiali <strong>di</strong> quali non ve<strong>di</strong>ti modo potere essere satisfacta essa Camera<br />

se non se vende de <strong>di</strong>cti beni fin ad tanta somma; ideo (= perciò) vi<br />

scrivemo ad ciò che hormay la prefata Camera sia integramente<br />

satisfacta, et cossì per questa dechiaramo commettendovi che ad chi<br />

voglii sia (= chiunque) comprarà dessi beni del <strong>di</strong>cto Marcho per fin de<br />

la <strong>di</strong>cta soma de libre dece d’imperiali dagati auctoritate circha ciò et lo<br />

mettiati et così sia, per vigore de queste nostre presente in quello grado<br />

et stato che l’è la Camera ducale contra de li beni de soy debitori,<br />

facendoli fare ogni solemnitate in nome de essa Camera, che vi parirà<br />

expe<strong>di</strong>ente et vi farà richesta, per che chi comprarà de li <strong>di</strong>cti beni da<br />

voy in nome de la prefata Camera per fin ad <strong>di</strong>cta quantità de libre dece,<br />

vengha essere ben cauto in omnem eventum como ne pare honesto et<br />

rasionevole. Datum Me<strong>di</strong>olani <strong>di</strong>e XX mo<br />

octobris 1473».<br />

In sostanza si prevedeva la possibilità <strong>di</strong> frazionare i beni in lotti<br />

minimi del valore <strong>di</strong> 10 lire, pur <strong>di</strong> trovare compratori, cui si dava<br />

assicurazione circa i loro <strong>di</strong>ritti nel subentrare alla Camera ducale nella<br />

quota <strong>di</strong> possesso. I beni già Lambertenghi in Canova, oggetto dell’atto<br />

<strong>di</strong> obbligazione cui aderiva come erede il Vicedomini, per riscattarli dalla<br />

Camera ducale, erano i seguenti:

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