Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
cosa alcuna, ecetto che il sabbato di sera che fu la sera avanti la
Domenica la notte della quale mio marito morse, esso Paolo haveva
sentito che Togno et Tomaso soi patroni tra loro havevano trattato di
travestiti, et di tingersi, et che havevano detto che ne volevano far una
brutta, et poi che si cercasse chi fosse stato, ma non disse che essi
dicessero che cosa volessero fare. Fate dimandare detto Paulo e
Leonardo soi famegli che da loro potrete cavarne la verità».
Si diceva in paese che Simone aveva mandato i figli alla casa di
Battistino con l’intenzione di «farlo freddo se lo trovavano»; se no di
«buttargli fuori i cavaleri». Insomma, la verità messa insieme dalle
chiacchiere, che ormai giravano pubblicamente per Uggiate, era che i
Simonella avevano architettato la vendetta e l’avevano mandata a
compimento, al punto da impressionare i poveri parenti del defunto, già
convinti prima che il killer fosse stato il carbone. La cognata Camilla
Fontana, figlia di Bartolomeo della Brusata, vedova di Pietro Bernasconi,
fratello di Battistino, confermò quello che aveva sentito dire da Paolo,
famiglio dei Simonella. Il suocero Nicola Rezzonico del Giorgetto,
mugnaio a Chiasso Maggiore, confermò anche lui la storia riferita da
Paolo del travestimento dei Simonella «per amazzarne uno». Come si
vede, ad ogni passaggio se ne attaccava un pochino di più.
A questo punto i Simonella furono arrestati. Nulla si è trovato
dell’interrogatorio fatto a loro. Furono però prosciolti e messi in libertà.
Trionfarono finalmente la verità e la giustizia attorno a una vicenda
commovente, che ci dà uno spaccato di vita attorno alla piazza di Uggiate
in quel secolo XVI.