Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

ASPETTI DELLA VITA LOCALE IN ETÀ VISCONTEA E SFORZESCA 187
Proprietà degli enti religiosi
I beni delle Monache di Brunate
Si sono trovati spesso tra le coerenze dei vari fondi descritti precedentemente
i beni degli enti religiosi. Ma quali erano più esattamente?
Ebbene, è possibile attraverso altri atti ricostruirne la dislocazione, e
quasi sempre anche la consistenza.
Il 5 luglio 1475 132 il capitolo delle monache di Sant’Andrea di Brunate
procede alla divisione per metà dei beni che erano posseduti in indiviso
con Luigi Raimondi, che si è sempre trovato citato in coppia prima (nel
1466) con Gerolamo Natta, poi da un certo momento con il monastero.
Come mai una simile comproprietà? Le ipotesi possono essere più di
una: o Gerolamo Natta aveva lasciato per testamento la sua quota di
proprietà alle monache; oppure le stesse erano subentrate a seguito di
prestiti non rimborsati. Prima di morire, Luigi Raimondi incaricò il figlio
Giovanni di procedere alla divisione con le monache, che riunite in
capitolo tutte insieme parteciparono all’atto presso il monastero.
Da parte loro presiedeva il capitolo la priora Maddalena Albrici. 133
Con lei erano presenti altre 31 monache: Andreola Pedraglio, Malgarina
Parravicini, Antonia de Carnasino, Cecilia Annoni, Angelina de Albiolo,
Giovannina Sala, Eugenia Fassi da Milano, Monica Belandi da Crema,
Benedetta Cozzi da Crema, Michelina del Vecchio da Bergamo,
Francesca Castelli da Bergamo, Chiara Caprara, Maddalena Sala,
Caterina Ciceri, Tomasina Canarisi, Nicolina [.....], Agostina Sartori,
Antonia Sala, Paolina Sormani, Marta de Oltrona, Elena Carcano (che
succedette poi come ministra e priora alla beata Maddalena Albrici),
Felicia Soldini, Bartolomea Bizzozzero, Marta Tridi, Anna Casati,
Angelica Albrici, Serafina Curtoni, Cherubina Sergregori, Celestina
Vicedomini, Lucia Mantica, Prudenzia Greco. Anche questo dato è importante:
in quel momento la comunità di queste monache di regola
agostiniana era assai fiorente e numerosa, e vi erano suore provenienti da
importanti famiglie non solo di Como. 134 Ma veniamo alla divisione per
metà dei beni di Trevano. Alle monache andarono:
- un appezzamento di selva in Zuchata;
- un appezzamento di selva con 9 castagni ad Montexelos;
- 5 pertiche di vigna e prato in Sacheta, cioè sulla salita verso la chiesa
di San Michele;
- 3 pertiche di arativo e boschivo in Paschuis;