Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

LA DOMINAZIONE SPAGNOLA NEL SECOLO XVI 235
Camnago, Drezzo, Parè, Olgiate; i Turconi ad Albiolo, Casanova Baragiola
di Olgiate; gli Odescalchi a Gironico, Solbiate, Parè; i Natta e gli
Olgiati a Ronago; i Pusterla a Gaggino; i Del Ponte a Casanova... Naturalmente
questo quadro panoramico va riferito ai dati del 1592 relativi
alla sola pieve di Uggiate: la situazione poteva essere diversa prima o
dopo. Ad esempio gli Odescalchi sarebbero arrivati dopo a Rocca di
Cagno, dove al tempo della formazione dell’estimo c’erano i Lucini.
Queste stesse famiglie avevano ulteriori possedimenti in altre zone.
Frattanto si può osservare, ad esempio, che a Canova sono usciti di scena
i Lambertenghi, per lasciar posto ai Rezzonico che nel 1592 hanno come
massari le famiglie di Paolo Burbeno (Berbenni?) e Giovanni Conconi.
Ai Sangiuliano sembrano subentrati a Trevano Superiore i Mangiacavalli
(o Magnacavallo). I Torriani non erano i soli svizzeri ad avere possessioni
sulle nostre colline: così i Camozzi, ed i Carli di Lugano ne avevano
a Cagno; i Fossati di Morcote ne avevano a Cagno, Rodero e
Solbiate; il dottor Gorini, pure di Lugano, ne aveva a Bizzarone,
Caversaccio, Cagno...
Delle persone o «ditte» censite (diciamo «ditte» quando compaiono
più consorti tra loro, fratelli o cugini, padre e figli) una quindicina erano
massari, ossia contadini fittavoli dei possessori forestieri o locali; più o
meno altrettanti, oltre a condurre beni in affitto da uno o più padroni, ne
lavoravano pure di propri; o in proprio avevano almeno la casa.
Tra quelli che potevano vantare possedimenti propri troviamo a Uggiate:
i Poncini (o Pongini, che abbiamo visto essere in origine un ramo
dei Bernasconi, che hanno avuto il nuovo cognome derivato dal
soprannome di un antenato), gli Sbardellini, i Rumi (originari di Dongo),
i Pezzoli (Pizolo), i Bernasconi, i Baini, i Fossati... Vi erano poi 9
«pisonanti», ossia persone in case d’affitto.
A Trevano i massari solamente affittuari erano 14 (tra loro anche i
mugnai Luigi e Pietro Bernasconi); i «pisonanti» 4; i massari con qualche
bene in proprio erano 7: i Francioni (Frangi), ed i mugnai Prestini, Rezzonico,
Lurati... C’era anche chi figurava affittuario in luogo, ma era
proprietario altrove: così Giovanni e Paolo Cedraschi a Trevano erano
«massari», rispettivamente di Piro Raimondi e di Giovanni Tridi, ma
erano proprietari di case date in affitto a diversi in comune di Parè.
Questi sono alcuni spunti di osservazione desunti dai registri dell’estimo.
Si potrebbe continuare. Ma lasciamo ai lettori più volonterosi e