Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
Gli fu esposto poi il giuramento di dire la verità, che prestò toccando...
Interrogato: Che averti bene a dir la verità se in detta lista da lui presentata vi sono
tutti li capi di casa, opure se ne ha smenticato alcuno.
Rispose: In conscienza mia li ho fatti metter tutti in nota, et non sono più di 22 come
si vede da questa nota, che ho dato a Vostra Signoria.
Interrogato: Se in detta terra di Ronago vi sono datii di alcuna sorte, o entrate regie,
come di pane, vino, carne, imbotato, bollino, pedaggio, o simili.
Rispose: Nella nostra terra non vi è neanche osteria, e circa alli dati che Vostra Signoria
dice non ve ne sii alcuni, che sii della Regia Camera, poiché devono per quanto
ho inteso essere stati comprati dalli signori Carlo Canarisio et altri particolari.
Detto di sapere queste cose S.G.R. dell’età di anni 22.
A lato: Rodero et Biserone
Dopo pranzo del giorno soprascritto. Chiamato comparve Pietro Francesco Buzzi
fu Giovan Angelo, abitante del luogo di Rodero della detta pieve di Uggiate, console
non solo del detto luogo di Rodero, bensì anche della terra di Biserone della medesima
pieve, il quale, toccate le Scritture, giurò.
Interrogato: Se lui essaminato ha fatto la lista delli fuochi o siano capi di famiglia
delle terre di Rodero e Biserone delle quali questa matina lui ha detto d’esser console.
Rispose: Signor sì, et sono queste che presento a Vostra Signoria fatte con quella
maggior diligenza che ho potuto.
Testé lasciò lì due notule, l’una dei facenti fuoco del detto luogo di Rodero che
ascendono a trentadue, l’altra del detto luogo di Biserone che ascendono al numero di
vinti otto come più ampiamente appare dalle stesse di tal tenore. Si pongano gli allegati
E. F.
Interrogato: Se lui essaminato nel formar le sudette liste vi ha posto ancora le cassine,
et molini delli suoi territorii di dette terre rispettivamente.
Rispose: Sotto alle mie terre non vi sono cassine alcune, et vi sono doi molini, che
sono sotto a Rodero, ma li habitanti loro li ho posti in dette liste perché le ho fatte come
vanno.
Interrogato: Se in dette terre si fanno osterie, et se vi sono datii di pane, vino, carne,
imbotato, o altri datii che spettino alla Regia Camera.
Rispose: In Rodero non vi è osteria di nissuna sorte, né meno altri datii, et in Biserone
vi sono, o per dir meglio vi è un poco di osterietta, ma li datii di dette due terre gli
ha comprati il signor Geronimo Canarisio, che sono tutti suoi, et l’imbotato altre volte
era unito con li datii della Città di Como, et da un certo tempo in qua lo devono haver
comprato il signor Carlo Imbonati, o sia il signor Francesco Porta insieme con il restante
di tutta la pieve.
S.G.R. dell’età di anni 36.
A lato: Trevere (per Trevano)
Il giorno soprascritto. Sopraggiunse un certo uomo, e disse a me notaio della Regia
Camera le seguenti parole:
Signore io son uno del commune della terra di Trevere poco discosta da questa di
Ugiate, e sono venuto a vedere che cosa Vostra Signoria comanda.