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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE PIEVE DI CONFINE OASI DI BANDITI 483<br />

Fu quin<strong>di</strong> or<strong>di</strong>nato a Tomaso Fontana <strong>di</strong> rimanere in tribunale finché fosse emanata la<br />

sentenza. Il pretore or<strong>di</strong>nò altresì <strong>di</strong> notificare agli altri due imputati <strong>di</strong> presentarsi a sentire la<br />

sentenza. Ma naturalmente non vennero; tanto più il Monaghino era giustificato, visto che<br />

l’avevano già ammazzato. Ma an<strong>di</strong>amo noi ad ascoltarla anche per lui.<br />

(…omissis…)<br />

Presentibus dominis officialibus (Presenti i signori ufficiali).<br />

Questa è una condanna o sia sentenza condannatoria corporale in questi scritti data<br />

et pronuntiata dall’illustrissimo signor Gaspar Zelgher del Consiglio <strong>di</strong> Undervaldo<br />

honorando landfocto <strong>di</strong> Mendrisio et Balerna sotto questo tenore cioè.<br />

Noi Gaspare Zelgher del Consiglio <strong>di</strong> Undervaldo per l’illustrissimi et potentissimi<br />

Signori de XII Cantoni Helvetii landfocto et podestà <strong>di</strong> Mendrisio et giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> malefici<br />

sedendo pro tribunale nella sala della ragione <strong>di</strong> Mendrisio.<br />

Seguendo et volendo seguire nell’infrascritte cose la forma della ragione etc. Poiché<br />

a noi et nostro officio pervenne che Giovanni figlio <strong>di</strong> Battista Paruco <strong>di</strong> Stabio doppo<br />

l’hora dell’Ave Maria incirca del giorno 4 <strong>di</strong> genaro prossimo passato mentre era stato a<br />

tagliare legna et se n’andava verso casa fu con animo deliberato aspettato da doi lì in<br />

fondo un luogo lavorato da Francesco del Cioso vicino a Brusata, et da essi<br />

pro<strong>di</strong>toriamente con due archibugiate amazzato et havendo noi per tale et così enorme<br />

delitto citati et inquisiti Gerolamo Fontana figlio <strong>di</strong> Giovanni Battista già habitante a<br />

Stabio et Carlo Catenazzo chiamato Monaghino <strong>di</strong> Morbio <strong>di</strong> Sotto come rei del detto<br />

homici<strong>di</strong>o nel modo come detto et senza causa commessi essendo anco pendenti contra<br />

<strong>di</strong> loro il primo et secondo bando et citatione perhemptoria, essendo sempre stati<br />

contumaci.<br />

Visto il processo da noi formato et visti li statuti della Comunità <strong>di</strong> Mendrisio.<br />

Il tutto maturamente considerato etc.<br />

Invocando il nome d’Id<strong>di</strong>o etc.<br />

Per detto così enorme delitto nel modo come sopra commesso li <strong>di</strong>chiaramo per<br />

confessi et convitti et per tal causa <strong>di</strong>cemo pronuntiamo et con questa nostra<br />

<strong>di</strong>ffusa sentenza condamnano li sudetti Girolamo Fontana et Carlo Monaghino come<br />

facinorosi et per altri delitti ban<strong>di</strong>ti, che capitando nelle mani della giustitia siano dal<br />

carnefice nel luogo solito del patibolo ambidoi o quello <strong>di</strong> loro che verrà nelle mani<br />

della giustitia giustitiati con la ruota tal che morino et l’anime loro si separino dalli<br />

corpi, et fra tanto che capitaranno nelle mani della giustitia li ban<strong>di</strong>amo et l’habbiamo<br />

per ban<strong>di</strong>ti da tutto il dominio de nostri illustrissimi Signori commandando a tutti li<br />

consoli, comuni et particolari persone <strong>di</strong> questa giuris<strong>di</strong>tione che capitando in essa li<br />

sudetti Girolamo e Carlo, o l’uno o l’altro <strong>di</strong> loro, debba ogn’uno essequire tutto quello<br />

che <strong>di</strong>spongono li decreti de nostri illustrissimi Signori. Et questo per loro castigo et per<br />

essempio ad altri <strong>di</strong> non commettere simili cose.<br />

Confiscando et habbiamo per confiscato alla Magnifica Camera de nostri<br />

illustrissimi Signori se si trovaranno beni mobili od immobili, ragioni ecc. alli sudetti<br />

Girolamo et Carlo spettanti, salvando la ragione <strong>di</strong> qualonche terza persona.<br />

La qual sentenza è stata data pronontiata et promulgata dal predetto illustre signor<br />

landfocto sedendo pro tribunale come sopra et letta et publicata da me notaro<br />

infrascritto a sono <strong>di</strong> campana questo giorno 22 <strong>di</strong> giugno 1647 ad intepretationem del

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