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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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IL SEICENTO: LIBERTÀ PER UGGIATE E LA SUA PIEVE 341<br />

contro 34, a Camnago 29 contro 7, a Concagno 35 contro 8, alla Cassina<br />

Somaino 20 contro 5, alla Cassina del Ronco 6 contro 1, a Cassariga (=<br />

Casarico) 18 contro 2, a Drezzo 76 contro 18, Geronico (al Monte) 37<br />

contro 5, a Olgiate 125 contro 73, a Parè 59 contro 18, a Ronago 62 contro<br />

22. Sembrerebbe che nella maggior parte dei casi si sia scambiato il<br />

numero dei «fuochi» con il numero delle «bocche» calcolate in base al<br />

consumo delle granaglie (o per il dazio del sale) ufficialmente denunciato<br />

chissà quanti anni ad<strong>di</strong>etro e non più aggiornato nel tempo.<br />

Insomma i dati a <strong>di</strong>sposizione non sembravano atten<strong>di</strong>bili, ed in effetti<br />

non lo erano. L’esigenza <strong>di</strong> fare chiarezza, che sentirono in quel momento<br />

gli spagnoli ed anche i contribuenti, fu una fortuna per noi che<br />

dobbiamo ricostruire la situazione dei nostri comuni, giacché i risultati<br />

dell’istruttoria sono stati verbalizzati, così che paese per paese, ci viene<br />

dato il numero delle famiglie, con il nome dei capi-famiglia; il nome del<br />

console in carica al momento, che ha fornito le notizie; la presenza <strong>di</strong><br />

osterie, prestini, «beccarie» (cioè macellerie), mulini... ossia <strong>di</strong> quelle attività,<br />

che davano luogo a dazi; nonché il nome dei dazieri, che allora<br />

avevano l’appalto per il vino, oppure per le farine, per il sale, per il<br />

«bolino»... In qualche caso, come per Camnago, Parè e Somaino,<br />

veniamo informati dell’uso locale <strong>di</strong> fare il console a turno, un mese per<br />

ciascuno; a <strong>Uggiate</strong>, invece, i consoli erano ad<strong>di</strong>rittura tre: segno che<br />

ogni comune, nel nominare i suoi rappresentanti, aveva consuetu<strong>di</strong>ni<br />

proprie.<br />

Dalla deposizione <strong>di</strong> uno dei consoli <strong>di</strong> <strong>Uggiate</strong>, Paolo Bernasconi, si<br />

apprendono anche altre informazioni <strong>di</strong> contorno. Interrogato: «Se in<br />

questa terra vi fu contaggio (ossia qualche epidemia) ultimamente», rispose:<br />

«Signor no. Fu bene a <strong>Trevano</strong>, Gagino, Ronago e per li contorni<br />

qui appresso, ma per gratia del Signore noi fussimo preservati liberi».<br />

È parso opportuno trascrivere in appen<strong>di</strong>ce al capitolo il verbale redatto<br />

dal notaio camerale Francesco Mercantolo, che il 19 maggio da<br />

Milano se ne venne ad <strong>Uggiate</strong>, accompagnato da un suo collaboratore,<br />

Francesco Maria Migliori, e dall’usciere Giuseppe Confalonieri, ed il 20<br />

interrogò i rappresentanti dei comuni fatti venire in una saletta della casa<br />

<strong>di</strong> Giovanni Turconi, in cui «habita il canonico Pietro Erba»; oltre ai verbali<br />

relativi alla ricognizione degli altri comuni della pieve, contenenti le<br />

deposizioni dei rispettivi consoli fatte al questore delegato Sirtori nella<br />

casa del governatore <strong>di</strong> Como tra il 12 e il 16 luglio.

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