Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

ASPETTI DELLA VITA LOCALE IN ETÀ VISCONTEA E SFORZESCA 147
finanziarie Caterina Olivieri di Appiano, figlia del «decrepito» Pietro e
vedova di Francesco de Planezio, già mugnaio a Chiasso Maggiore,
madre di 6 bambini (4 maschi e 2 femmine), cui vende terreni situati ai
Dossi di Casanova (al confine con Bizzarone), che aveva comprato per
80 fiorini suo marito da Pietro Broggi. 41
Un ultimo atto di vendita merita di essere citato, per qualche notizia
descrittiva, e per due nuovi toponimi storici. Il 22 agosto 1513 mastro
Bernardino Pessina abitante a Como in Borgo San Protaso (Via Milano
alta) vende per 190 fiorini ai fratelli Gian Maria e Francesco Trevano un
prato recintato a Trevano Superiore, dove si dice ad Castellatium. Vi è
dentro una torre con il tetto di coppi, con un locale a pian terreno e due
al primo piano accanto a due rustici scoperti. Vende anche appezzamenti
di terra a ronco e gerbo, confinante con la strada dissestata ad Betolam. 42
Sono solo alcuni esempi, tra i molti casi trovati nella ricerca storica,
che dimostrano come la vita di un tempo per certi aspetti non sia tanto
diversa da quella di oggi. 43
Contratti di affitto - Gli scultori Rodari possessori a Trevano
Già è stato presentato in sintesi il contratto di affitto tra Giovanni
Rusconi e i fratelli Andriolo e Michele della Camatta. Altri atti similari,
di cui si sceglie qualche esempio, ricorrono tra diversi contraenti, così
che, quasi passeggiando in quel di Uggiate Trevano, si vanno a
reincontrare i contadini, che qui lavoravano, ed i loro padroni.
La descrizione analitica, a prima vista noiosa, se masticata con pazienza
permette di ricomporre pezzi del paesaggio e stimola a cercare di
individuare la localizzazione, grazie ai riferimenti alle strade, ai corsi
d’acqua, ecc.
Il 21 maggio 1446 Luigi Raimondi fu Antonio, e Gerolamo Natta fu
Leone, ciascuno per la sua metà indivisa affittano i loro beni di Trevano a
Giovannino Bernasconi, detto Fra, abitante a Trevano. 44 Eccoli:
- in primo luogo 1 pertica e mezza di prato con tre noci in Galandro;
- 5 pertiche di vigna in Sacheta, vale a dire sulla salita che da Trevano
Inferiore porta alla chiesa di San Michele;
- quindi 2 pertiche e mezza di selva in Montexello, con nove alberi di
castagno, confinante a sud con la «strada regina» o il comune;
- 2 pertiche di selva in Podena, dove si dice Sotto il ronco di Fomasio
de Trevano;