Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
interesse del 5 per cento sul capitale. I beni in questione erano:
- un sedime con diversi stabili su due piani, con corte, orto, chioso e
altre pertinenze;
- 6 pertiche di prato ivi contiguo dove si dice ad Pratum Galandre;
- 5 pertiche di campo ad Campum Ranzii
- 25 pertiche di campo, vigna e prato con diverse piante di castagno ad
Stevanio;
- 40 pertiche di campo, vigna e prato e un appezzamento di ronco lì
vicino con piante di noci ad Vineam;
- 23 pertiche di arativo e 35 di bosco ad Campatium;
- 17 pertiche di campo, vigna, prato e bosco ad Farenum;
- 10 pertiche di prato in Chiasso Maggiore ad Pratum de Claso;
- 10 pertiche di campo ad Campos Clasi;
- una selva ad Polam (per Podnam?) e in generale la metà di tutti i
beni dei fratelli Odescalchi.
Nota curiosa, che forse rivela la «mediazione» tra gli Odescalchi e la
«finanziatrice» Caterina Mangiacavalli: l’atto viene rogato nella sala dell’Inquisizione
presso il Convento di San Giovanni in Pedemonte e fanno
da testimoni i frati domenicani Pietromartire da Lodi, lettore del convento,
nonché Abondio Odescalchi, zio dei venditori, e Francesco Mangiacavalli.
Assiste Caterina anche prete Gian Antonio Mangiacavalli, suo
fratello, cappellano di Como. Par di capire che lo zio fra Abondio possa
aver speso qualche buona parola coi confratelli e con don Gian Antonio
per convincere la vedova Cagnetti a sganciare le 2.000 lire che servivano
al giovane Bernardo Odescalchi e fratelli. Con un equo tornaconto; e
l’operazione andò a buon fine. Così va spesso il mondo, commenterebbe
Alessandro Manzoni. O almeno così andava nel secolo XVI!
Svariati altri istromenti presentano situazioni similari, anche se talora
con movimenti più ridotti di beni: nel 1496 Nicolao Soldini di Como,
abitante però ad Uggiate, vende a Donato de Via una porzione di casa;
nel 1500 Tognino de Planezio di Chiasso Maggiore vende ad Abbondio
Maggi cinque ventesimi dei suoi beni; nel 1505 Tomaso Bernasconi del
Pongino vende a mastro Bernardino Camozzi di Osteno un terreno
situato a Tremona; nel gennaio 1512 mastro Pietro Bernasconi abitante a
Como retrovende a Stefano e Francesco Bernasconi fu Simone di
Uggiate un terreno ad Campum Longum per 125 lire; ed in settembre
ricorre al medesimo mastro Pietro Bernasconi per evidenti difficoltà