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Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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ASPETTI DELLA VITA LOCALE IN ETÀ VISCONTEA E SFORZESCA 185<br />

Tutto questo per concludere che, forse, il luogo si può identificare con<br />

la vecchia corte tuttora esistente a fianco della sede municipale. A fare da<br />

testimoni in casa <strong>di</strong> prete Stefano ad <strong>Uggiate</strong> c’era anche un gruppetto <strong>di</strong><br />

forestieri: Antonio de Arzo, Bernar<strong>di</strong>no de Luyno (che non può essere il<br />

pittore, a quel tempo ancora bambino), prete Pietro Castiglioni, canonico<br />

<strong>di</strong> San Lorenzo <strong>di</strong> Cuvio, Primo Taiana del Monte <strong>di</strong> Dongo, ed uno<br />

Stoppani, fratello del notaio Antonio. Insomma: queste notizie saranno<br />

anche barbose, ma se si riflette bene <strong>di</strong>mostrano che <strong>Uggiate</strong>, grazie alle<br />

relazioni sociali dei canonici e dei notabili esterni che avevano interessi<br />

qui, era un crocevia <strong>di</strong> gente.<br />

Il primo marzo <strong>di</strong> quel 1520 egli si costituisce spontaneamente davanti<br />

a Guglielmo Citta<strong>di</strong>ni, dottore in <strong>di</strong>ritto, canonico della Cattedrale e<br />

vicario generale del car<strong>di</strong>nal Scaramuzza Trivulzio, vescovo <strong>di</strong> Como,<br />

perché sia chiarita la sua posizione, essendo stato <strong>di</strong>ffamato ed accusato<br />

del crimine <strong>di</strong> eresia, stregoneria ed apostasia. 130<br />

Gli in<strong>di</strong>zi nei suoi confronti sono stati raccolti dall’inquisitore fra<br />

Agostino da Pavia, dell’Or<strong>di</strong>ne dei Pre<strong>di</strong>catori, vale a <strong>di</strong>re frate domenicano<br />

del Convento <strong>di</strong> San Giovanni in Pedemonte (ricordate il<br />

contratto <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta tra Bernardo Odescalchi e Caterina Mangiacavalli<br />

nella sala dell’Inquisizione?).<br />

L’accusa è chiara: «Mastro Ambrogio Bernasconi, fabbro <strong>di</strong><br />

<strong>Uggiate</strong>... è sospettato <strong>di</strong> eresia e <strong>di</strong> apostasia dalla fede cattolica e <strong>di</strong><br />

appartenere alla setta delle streghe (...) Su <strong>di</strong> lui è giunta notizia (...) al<br />

vicario generale (...) non certo da persone malevoli bensì degne <strong>di</strong> fede<br />

(...) ed in base agli in<strong>di</strong>zi raccolti sul suo conto dal signor vicario<br />

dell’inquisitore (...) che il soprascritto mastro Ambrogio da parecchi<br />

anni in qua fu e stette ed è colpevole del crimine <strong>di</strong> eresia e apostasia<br />

dalla fede cattolica e fu ed è della setta delle streghe, nella quale<br />

innanzitutto quelli che vi appartengono conculcano e calpestano<br />

obbrobriosamente la Santa Croce, rinnegano il Signore Dio, la fede<br />

cattolica e il sacro battesimo. Inoltre commettono molti atti obbroriosi<br />

contro il sacramento dell’Eucarestia (...) adorano il <strong>di</strong>avolo e gli si<br />

de<strong>di</strong>cano in anima e corpo (...) gli offrono il sacrificio nel segno del<br />

Signore, che è dovuto solo a Dio. Ed ancora vanno a quel convegno che<br />

è detto “barilotto”, in cui compiono i predetti riti ereticali e commettono<br />

molte altre cose turpi e nefande (...), con l’aiuto e l’istigazione del <strong>di</strong>avolo<br />

compiono molti e gravi malefici, per cui causano molte e gravi in-

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