Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

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UGGIATE TREVANO UNA COMUNITÀ E LA SUA PIEVE
colpiscono duro i fieri avversari./ I cavalieri vengon ricacciati,/ sbalzati dalle selle giù nell’erbe./
Volgon le spalle e batton ritirata,/ andando a rifugiarsi su a Ronago./ Quattordici di questi
cavalieri / insieme al sangue perdono la vita./ Ma pur di là son ricacciati fuori,/ e puntano su
Trevano ed Uggiate./ Ma volle il destino che ivi nemmeno/ potessero resistere per molto:/
fuggirono dispersi da più parti./ Li lasciano fuggire i vincitori./ Poi prendono la via del ritorno,/
per giungere al più presto alla città:/ riportano la salma del caduto,/ e insieme anche il bottino
conquistato./ E, grazie a Dio, sono a casa loro.
4 G. ROVELLI, Storia di Como, II, Milano 1794, p. 187-188.
5 M. MASCETTI, Ronago pieve d’Uggiate terra di frontiera, Ronago 1989, pp. 35-37.
Maso è per ora il più antico console documentato di un comune della pieve di Uggiate.
6 G. ROVELLI, Storia di Como, II, Milano 1794, p. 158.
7 ASCo, Archivio Storico Comunale, Vetera Monumenta civitatis Novocomi, v. 25;
G. ROVELLI, Storia di Como, II, Milano 1794, p. 352.
8 Ad esempio, nel Liber Memorabilis della chiesa di S. Fedele di Como (S. MONTI,
Carte di S. Fedele in Como, Como 1913) si cita espressamente la castellancia di San
Pietro. Ma la redazione di tale inventario è del 1274, un secolo dopo l’atto di cui si
tratta. Nella zona non vi sono altre «castellanze», perciò l’ipotesi che si potesse trattare
di quella «poi chiamata di S. Pietro» è da approfondire.
9 G. ROVELLI, Storia di Como, II, Milano 1794, p. 364-371.
10 G. ROVELLI, Storia di Como, II, Milano 1794, p. 228.
11 A. CERUTI (a cura di), Liber statutorum consulum Cumanorum iusticie et
negotiatorum, in «Historiae Patriae Monumenta – Leges Municipales», XVI,
Torino1876, colonna 147.
12 ASCo, Archivio Storico Comunale, Vetera monumenta civitatis Novocomi, v. 1;
A. CERUTI (a cura di), Liber statutorum, cit., colonna 451.
13 A. CERUTI (a cura di), Liber statutorum, cit..
14 Guglielmo de Gazino, come appare dalle coerenze dei beni capitolari del Duomo e
di San Fedele aveva corposi possedimenti in pieve di Balerna.
15 ASCo, Archivio Storico Comunale, Volumen Magnum. Il codice è disponibile in
edizione stampata: G. MANGANELLI (a cura di), Statuti di Como del 1335, Volumen
Magnum, Como 1936 (tomo I), 1945 (tomo II), 1957 (tomo III, uscito nel 1981).
16 T. DI LIEBENAU (a cura di), Le ordinazioni daziarie di Como nel XIV secolo, in
«Periodico Storico Comense», V, Como 1886.
17 A. CERUTI (a cura di), Liber statutorum, cit., colonna 181, CCXXI.
18 G. MANGANELLI (a cura di), Statuti di Como, cit., tomo III, pp. 86, 88.
19 Il Manganelli (cit.) ha letto e trascritto Breda, ma nel testo si legge Binda.
20 La Nisa è un corso d’acqua presso Lucino.
21 ASCo, Ex-Museo, c. 61, f. 3. Il trabucco corrisponde a circa metri 2,6: pertanto il
tratto di strada da mantenere era di poco meno di 2.700 metri.
22 P. G. SIRONI, Note topografiche per il territorio dei municipia di Mediolanum e
Comum, in «Archeologia e storia nella Lombardia pedemontana occidentale», Como
1969.
23 G. MANGANELLI (a cura di), Statuti di Como, cit., tomo III, pp. 130-131.
24 A. CERUTI (a cura di), Liber statutorum, cit., colonna 147.