Volume 1 - Comune di Uggiate-Trevano

Un secolo di contraddizioni
Il secolo XVII fu caratterizzato da contraddizioni e inquietudini, tra
grandi passioni di fede e di guerre. Le popolazioni locali continuavano ad
essere vessate dal fisco spagnolo, pronto ad aggiornare l’estimo (se ne ha
documentazione soprattutto tra il 1609 e il 1615) per garantirsi le entrate
necessarie al mantenimento dell’apparato di governo e delle milizie. Gli
anni attorno al ‘20, poi, furono nefasti. Nel tardo autunno del 1618 erano
passate in cielo tre comete, che furono interpretate come presagi di disgrazie;
in Val Bregaglia, in verità, il 4 settembre (25 agosto secondo il
calendario pre-riforma gregoriana) una frana aveva già sommerso il prospero
borgo di Piuro. Il parroco di Parè, don Cesare Grassi, che si dilettava
di poesia secondo la moda barocca, scriveva allora un mesto componimento
in versi «Sopra la desolazione de Plurio», che evocava la catastrofe.
Nel 1620 la Valtellina insorse contro il dominio oppressore dei Grigioni
protestanti, di cui fu vittima Nicolò Rusca, arciprete di Sondrio,
pure ricordato da un poemetto del Grassi. Gli storici parlano del «sacro
macello», che i cattolici insorti fecero nei confronti dei dominatori protestanti.
Ma sotto le motivazioni religiose si mimetizzavano interessi
politici più concreti: il re di Spagna e duca di Milano era un Asburgo; la
Valtellina, se conquistata, avrebbe costituito un corridoio di collegamento
diretto tra Milano e Innsbruck, senza dover passare attraverso la
Repubblica di Venezia o i Grigioni.
Era già in corso la cosiddetta «guerra dei Trent’anni», che vedeva
contrapposte la Lega degli Stati Cattolici e l’Unione Protestante. Secondo